SIBERIA
È uno spigolo di Siberia, la fabbrica
quando riapre
con i suoi discorsi di ferie passate, di sveglie suonate
mai troppo presto
e che ti fanno rimpiangere l’inverno per la strada
mentre tua madre sta sognando tuo padre ancora giovane
di quella giovinezza che le suggerisce l’ora di andare
in cucina, a preparare la colazione
e più tardi
il pranzo per la tua pausa da campione
- perché sei ancora il suo campione -
anche se oramai
le mutande te le lavi da solo.
È un campo di Siberia, la fabbrica
con il taglio degli utensili ghiacciato
che ti rimanda ai pini sotto zero
e non appena stringi il primo pezzo in morsa
parallelo senti il gelo mordere la condensa dei tuoi pensieri
e vorresti scoppiasse un incendio in reparto
per scaldarti un poco le brache
e farti qualche goccio in più di ferie
per spendere tutto ciò che dalla tredicesima in tasca ti rimane.
Quando riapre, in inverno, questa fabbrica
è come la taiga siberiana
fa un freddo assassino
e io sembro mio nonno partito nel '41per il fronte
da cui ha fatto ritorno
con l’artico infiltrato nell’eskimo
e con un sacco in spalla pieno di storie tristi
che in confronto questo gelo
ha il calore di un timido inverno.
Matteo Rusconi, da Trucioli, Aut Aut Edizioni, 2021
°ascoltando Rush - Working Man - https://www.youtube.com/watch?v=5eZqkaP37po&t=54s