Sì, è difficilissimo: come rocce, resistere al vento contrario (e quante volte è contrario!), ma piangere comunque, se ne sentiamo il bisogno. Ti vergogni delle lacrime, tu che stai imparando dalle rocce? Puoi sempre dire che sono gocce di rugiada o spruzzi delle onde.
Come un libro aperto
Come un libro aperto
leggo nel fondo dei tuoi occhi.
Perché la bocca sorride
se gli occhi la smentiscono?
Piangi, non vergognarti
di confessare
che mi amasti.
Piangi. Nessuno vede.
Guarda.
Io sono un uomo, eppure piango.Gustavo Adolfo Bécquer (Siviglia 1836 – 1870), n. XLIV da Rimas.
testo originale:
Como en un libro abierto
leo de tus pupilas en el fondo.
¿A qué fingir el labio
risas que se desmienten con los ojos?
¡Llora! No te avergüences
de confesar que me quisiste un poco.
¡Llora! Nadie nos mira.
Ya ves; yo soy un hombre… y también llor.***
Io sono una roccia
Io sono una roccia, ho visto la vita e la morte,
ho conosciuto la fortuna, la preoccupazione e il dolore.
Io vivo una vita da roccia.
Sono una parte di nostra Madre, La Terra.
Ho sentito battere il suo cuore sul mio,
ho sentito i suoi dolori e la sua gioia.
Io vivo una vita da roccia.
Sono una parte di nostro Padre, il Grande Mistero.
Ho sentito le sue preoccupazioni e la sua saggezza.
Ho visto le sue creature, i miei fratelli,
gli animali, gli uccelli, i fiumi e i venti parlanti, gli alberi,
tutto quello che è sulla Terra
e tutto quello che nell’Universo è.
Io sono parente delle stelle.
Io posso parlare, quando conversi con me
e ti ascolterò, quando parlerai.
Io ti posso aiutare, quando hai bisogno di aiuto.
Ma non mi ferire, perché io posso sentire, come te.
Io ho la forza di guarire, eppure all’inizio tu dovrai cercarla.
Forse tu pensi che io sia solo una roccia,
che giace nel silenzio, sull’umido suolo.
Ma io non sono questo.
Io sono una parte della vita,
io vivo, io aiuto coloro che mi rispettano.Penna d’aquila danzante – Capo indiano (testo dal web, non sono riuscita a risalire al testo che lo contiene).
°ascoltando Dire Straits – Solid Rock