Una panchina potrebbe raccontare un’infinità di storie. Storie di speranze sbriciolate come pane per i piccioni, di solitudini quotidiane e di stanchezze senza ritorno, storie di incontri inaspettati o appuntamenti attesi da sempre, storie di confessioni e di bugie, di litigate improvvise o di intese ritrovate, storie di libri volutamente dimenticati e di chi troverà quei libri. Storie, storie… storie di chi prova a sorridere, nonostante tutto, e non solo per il tempo di una foto.
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Fotografia
Siediti qui, vicino al tuo amico seduto
e sistemati i capelli, l’aria ha un suono rotondo, oggi,
e tutto è luminoso, dietro di voi il mezzogiorno cresce
sul farsi dell’erba nella luce: è primavera
ma potrebbe essere l’estate a stringervi nell’obiettivo.
Ora che lui ti è accanto, mettigli sulla spalla una mano
e fa’ in modo che sia nata per questo momento,
che sia leggera, presente come il sole sui sassi,
ecco, non c’è più niente davanti a voi, adesso,
né cosa vi salverà, né cosa vi perderà
tieni solo lontana l’ombra di quello che è stato
non farla entrare negli occhi
e sorridi, prova a sorridere.Pierluigi Cappello, da Stato di quiete. Poesie 2010-2016, 2016.
*ascoltando Nat King Cole – Smile https://www.youtube.com/watch?v=UN8oLGBNXpE