3 dicembre 2017

Una parola (se dovesse servire)

 


Addio potrebbe sembrare una parola troppo scura e definitiva, ma detta così, come in questa poesia del poeta russo Josif Brodskij, perde un po’ della sua ombra e regala anche un filo di luce. Penso che questa  sia una bellissima poesia, se mai accadesse di dover dire addio (ma vi auguro di no).

***

Addio,
dimentica
e perdona.

E brucia le lettere,
come un ponte.

E che sia il tuo viaggio
coraggioso,
che sia dritto
e semplice.

E che ci sia nell’oscurità
a brillare per te
un filo di stelle argentato,
che ci sia la speranza
di scaldare le mani
vicino al tuo fuoco.

Che ci siano tormente,
nevi, piogge
e lo scoppiettio furioso della fiamma,
e che tu abbia in futuro
più fortuna di me.

E che possa esserci una possente e splendida
battaglia
che risuona nel tuo petto.

Sono felice
per quelli che forse
sono
in viaggio con te.

Josif Brodskij, 1957, traduzione di Silvia Comoglio https://www.youtube.com/watch?v=_qFgolqjO1c

°ascoltando  Iggy Pop – I’m Going Away Smiling
https://www.youtube.com/watch?time_continue=31&v=H3JuPbRcnDc



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