Tempo fa, in un romanzo, ho letto di un personaggio che regalava un biglietto con dei versi poetici nascondendolo nel guscio vuoto e intatto di una noce.
Questa poesia mi sembra perfetta per mettere in pratica l’idea…
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Tu tienimi
e io mi trasformerò in meraviglia
tra le tue mani,
al caldo,
quel caldo che di notte fa crescere il grano.
Porta
il corpo amato,
come vita segreta –
preservata –
sotto lo spesso ghiaccio
della memoria.
Tu tienimi
come guscio di noce
nel pugno
fessura tra i mondi.
C’è silenzio tra te e me
c’è perla.
Ti tengo.Chandra Livia Candiani, da La bambina pugile ovvero La precisione dell’amore, Einaudi, 2014
° ascoltando John Fahey – Song https://www.youtube.com/watch?v=1inB79hSZHw&t=7s