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25 agosto 2021

“C’è una felicità”…

 


(Sarà quel vuoto che sentiamo sempre?)

 

La felicità

C’è una felicità, una gioia
nell’anima che è stata
sepolta viva in ciascuno di noi
e dimenticata.

Non si tratta di uno scherzo da bar
né di tenero, intimo umorismo
né di amicizia affettuosa
né un grande, brillante gioco di parole.

Sono i superstiti sopravvissuti
a ciò che accadde quando la felicità
fu sepolta viva, quando essa
non guardò più

dagli occhi di oggi, e non si
manifesta neanche quando
uno di noi muore – semplicemente ci allontaniamo
da tutto, soli

con quello che resta di noi,
continuando ad essere esseri umani
senza essere umani,
senza quella felicità.

Jack Hirschman, grande poeta della controcultura americana, “poeta proletario” come si definiva lui stesso, uno degli esponenti principali della comunità di poeti di North Beach; nato a New York nel 1933, si è spento pochi giorni fa – il 22 agosto 2021. Testo tratto da https://www.potlatch.it/ e presente nel volume Volevo che voi lo sapeste, traduzione di  Raffaella Marzano

***

The Happiness

There’s a happiness, a joy
in the soul that’s been
buried alive in everyone
and forgotten.

It isn’t your bar-room joke
or tender, intimate humor
or affections of friendliness
or a big, bright pun.

They’re the surviving survivors
of what happened when happiness
was buried alive, when
it no longer looked out

of today’s eyes, and doesn’t
even manifest when one
of us dies – we just walk away
from everything, alone

with what’s left of us,
going on being human beings
without being human,
without that happiness.

ascoltando Grateful Dead – Dark Star https://www.youtube.com/watch?v=6JukZBGgv8I&t=12s

 

Ipotesi di percorso

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