Non so come sarebbe la nostra vita senza alcun tipo di specchio, piuttosto quello che mi chiedo è come sarebbe se gli specchi potessero riflettere anche tutti i nostri sentimenti e pensieri: quelli belli e giusti e anche quelli meno belli e un po’ sbagliati. In pratica una specie di psicoanalisi ogni mattina (!)… che succederebbe?
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Lo specchio
Che oggetto triste
hanno inventato gli uomini!
Chiunque si specchia
sta di fronte a se stesso
e chi pone la domanda
è, al tempo stesso, l’interrogato.
Per entrare più a fondo
l’uomo deve fare il contrario,
allontanarsi.Kikuo Takano, (da La trottola, 1975), in “Poesia”, n. 132, 1999, pag. 19 (a cura di Paolo Lagazzi e Yasuko Matsumoto)
Specchio
Sono d’argento e rigoroso. Non ho preconcetti.
Quello che vedo lo ingoio all’istante
così com’è, non velato d’amore o da avversione.
Non sono crudele sono solo veritiero –
l’occhio di un piccolo dio quadrangolare.
Passo molte ore a meditare sulla parete di fronte.
È rosa e macchiettata. La guardo da tanto tempo
che credo che faccia parte del mio cuore. Ma c’è e non c’è.
Facce e buio ci separano ripetutamente.Ora sono un lago. Una donna si china su di me,
cercando nella sua distesa ciò che lei è veramente.
Poi si volge alle candele o alla luna, quelle bugiarde.
Io vedo la sua schiena e la rifletto fedelmente.
Mi ricompensa con lacrime e un agitare di mani.
Sono importante per lei. Va e viene.
Ogni mattina il suo viso si alterna all’oscurità.
In me ha annegato una ragazza e in me una vecchia sale
verso di lei giorno dopo giorno come un pesce tremendo.Silvia Plath, da Opere, Mondadori, 2002. Trad. di Anna Ravano
°ascoltando The Who – Smash The Mirror