(Sarà facile ritornare al nostro corpo stellare?)
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Corpo stellare
Mi segui con un pensiero, sei un pensiero
che non devo nemmeno pensare, come un brivido
mi strini piano la pelle, muovi gli occhi
verso un punto chiaro di luce. Sei un ricordo
perduto e luminoso, sei il mio sogno
senza sogno e senza ricordi, la porta che chiude
e apre sulla corrente di un fiume impetuoso. Sei una cosa
che nessuna parola può dire e che in ogni parola
risuona come l’eco di un lento respiro, sei il mio vento
di foglie e primavere, la voce che chiama
da un posto che non so e riconosco e che è mio.
Sei l’ululato di un lupo, la voce del cervo
vivo e ferito a morte. Il mio corpo stellare.
Fabio Pusterla, da Da qualche parte nello spazio: Poesie 2011-2021, Le Lettere, 2022
°ascoltando Pink Floyd – Interstellar Overdrive – https://www.youtube.com/watch?v=xaK4r0pQaJ0