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23 novembre 2019

C di Coerenza

 


 


Troppo divertente questa vignetta: la coerenza nell’essere una scocciatrice… un’ottima consolazione!

Ma una tenace coerenza è davvero una cosa (sempre) buona?

Walt Whitman in  Foglie d’erba scriveva:

«Mi contraddico? Certo che mi contraddico!
Sono vasto, contengo moltitudini».

La trovo una bella affermazione.

Perché al di là di un certo (necessario) livello di coerenza relativa ai valori di base (che poi è la stessa bella coerenza di cui si parla nella canzone che cito alla fine di questo post), il voler sempre e a tutti i costi essere coerenti e non contradditori rispetto a ciò che siamo stati o abbiamo detto, pensato o creduto in precedenza, è (forse) qualcosa di poco spontaneo: un’autoimposizione quasi innaturale rispetto ai cambiamenti costanti di una persona. Cambiare idea (non in continuazione, ovviamente!) a volte ci salva dalla fossilizzazione del pensiero. E ci rende decisamente umani.

E la coerenza nel mantenerci umani (nel senso buono del termine) non è poi così male.

(Ma… forse… aggiungo sempre un forse: sono coerente con la mia mancanza di certezze)


***

“L’altro timore che ci allontana dalla fiducia in noi stessi è la nostra coerenza:

ci trattiene il rispetto per le azioni fatte e le parole dette, dato che gli occhi altrui non hanno altri elementi per calcolare la nostra orbita se non le nostre passate azioni, e noi siamo riluttanti a deluderli.

Ma perché continuare a tenere la testa dietro le spalle?

Perché trascinarti dietro il cadavere della memoria, per paura di contraddire quel che hai detto e fatto in questo o quel luogo pubblico?

Supponiamo che ti contraddica; e con questo?

A me sembra buona norma di saggezza quella di non contare esclusivamente sulla sola memoria e di farne poco, anzi, anche in atti di pura memoria; e allora trascina in giudizio quel passato in un presente dai mille occhi, vivi in un giorno sempre nuovo!

[…] Una stupida coerenza è l’ossessione di piccole menti […], una grande anima non ha niente a che fare con la coerenza”.

Ralf  Waldo Emerson, da Diventa chi Sei. La fiducia in se stessi, a cura di Stefano Paolucci, Donzelli Editore, 2005

*ascoltando Nomadi – La coerenza https://www.youtube.com/watch?v=TLEoRtkBL0Q


28 agosto 2019

Sono un leone

 


… però ho fame, dammi le mie crocchette: sono pur sempre un gatto domestico!

     (Tutti abbiamo le nostre contraddizioni)

***

Frasi che si annullano da sole

Io non dico nulla, dice uno,
e sgambettando sulla sua sedia
continua: io non mi muovo.
Io taccio, esclama. Dormo.
Non m’impapero mai. È
un impegno. Per me è un gioco
obbiettare alle mie obbiezioni. Io sono,
proclama, il più modesto di tutti,
privo di vanità. Io, asserisce,
non parlo tedesco.
Di me stesso non parlerei mai
e poi mai. Ho torto
quando affermo che ho ragione,
quando affermo che ho torto,
ecc. Che io mi metta a balbettare
è escluso. Credibile
come sono e incosciente, credo
mi sia lecito dire di me: io
non mi contraddico. Io
non ci sono. Io m-m-manco.

Hans Magnus Enzensberger, da Chiosco, Einaudi, traduzione di Anna Maria Carpi

*ascoltando Green Day – Walking Contradiction https://www.youtube.com/watch?v=UymN5scMpZM

 

Ipotesi di percorso

  (Perdersi tra l'argento degli ulivi mi sembra un bellissimo programma) ***   Dobbiamo cercare sepolture nel volo delle rondini i...