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23 agosto 2020

Caro Mondo…

 



Caro Mondo, abbi cura di te (ché noi proprio  non ci riusciamo, ad aver cura di te).

***

 

Il mondo

A volte sei bello. Un vestito cosmico.
Un guardaroba celestiale di paesaggi.
Del tuo corpo si occupano gli eruditi.
Gli studiosi degli elementi.

Qualcuno prevede sempre la tua fine.
Non hai parenti stretti. A chi
lascerai tutto questo? Pianeti ficcanaso
forse ne avrebbero voglia.

Sei eterno? L’odore
della stagione morta lo nega.
La menzogna a volte ha ragione.

Ce la farò senza di te.
In fondo non mi hai promesso nulla.

Non so nemmeno
se è la storia che ha creato noi
o se noi abbiamo creato la storia.
Se siamo solo l’eco
di un cuore altrui.

Ewa Lipska (Cracoovia, 1945), da Il lettore di impronte digitali, Donzelli, 2017, traduzione di Marina Ciccarini

*ascoltando Eric Johnson – Cliffs Of Dover https://www.youtube.com/watch?v=aiRn3Zlw3Rw


P.S. Parlando di mondo, ieri, 22 agorsto, è stato l‘Overshoot Day per il 2020 (è il giorno che segna l’esaurimento delle risorse rinnovabili che la Terra è in grado di rigenerare in un anno).


6 marzo 2019

Che posto è questo?

 



Il mondo è un bel posto
      per esserci nati
 se non v’importa che la felicità
     non sia sempre
        così divertente
  se non v’importa un po’ d’inferno
      una volta tanto
   proprio quando tutto va bene
       perché anche in paradiso
    mica cantano
      sempre

   Il mondo è un bel posto
      per esserci nati
 se non v’importa che qualcuno muoia
      tutti i momenti
   o magari solo di fame
      se non siete voi

 Oh il mondo è un bel posto
     per esserci nati
  se non v’importa molto
     qualche cervello morto
   nelle alte sfere
     o una bomba o due
    di tanto in tanto
      nei vostri visi alzati
  o certe altre improprietà
     di cui è preda
    la nostra Società
      coi suoi uomini distinti
    e quelli estinti
      i suoi preti
    e altri poliziotti
      le sue varie segregazioni
  le investigazioni congressuali
      e altre costipazioni
   che la nostra carne sciocca
      eredita

 Sì il mondo è il migliore posto
     per un mucchio di cose come
  far buffonate
    e fare all’amore
 esser tristi
   e cantare canzoni triviali e avere ispirazioni
 vagabondare
   guardando ogni cosa
      odorando fiori
 e dare pizzicotti alle statue
    e perfino pensare
     e baciare la gente e
  far bambini e portare pantaloni
      e agitare cappelli e
     ballare
      e andare a nuotare nei fiumi
    a fare picnic
      a mezza estate
   e insomma
     godersi la vita

 Già
  ma poi sul più bello di tutto questo
       arriva sorridendo
    l’imprenditore delle pompe funebri.

Lawrence Ferlinghetti (1919, Bronxville, Stati Uniti), in  Poesie, traduzione di Romano Giachetti e Bruno Marcer, Editore Guanda

°ascoltando Vasco Rossi – Un senso https://www.youtube.com/watch?v=StRtFh01XUo


Ipotesi di percorso

  (Perdersi tra l'argento degli ulivi mi sembra un bellissimo programma) ***   Dobbiamo cercare sepolture nel volo delle rondini i...