Vivere (fino in fondo) emozioni e sentimenti può fare paura. Così tanta paura da invidiare il ghiaccio, inscalfibile e dal cuore duro. Ma anche il ghiaccio piange:
I ghiaccioli
Ogni mattina mi congratulo
coi ghiaccioli per il loro rigore.
Penso che abbiano coraggio, carattere,
i loro cuori duri non cederanno mai.
Poi verso le dieci, dieci e mezza,
sentendo le gocce d’acqua cadere regolari
guardo la grondaia. Vedo
attuarsi la solita vecchia storia invernale
— i ghiaccioli che piangono le loro lacrime innate,
e, se solo lo sapessero, la loro identità.Janet Frame (Nuova Zelanda, 1924-2004), da Parleranno le tempeste, Gabriele Capelli Editore, 2017, traduzione di Francesca Benocci ed Eleonora Bello
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The icicles
Every morning I congratulate
the icicles on their severity.
I think they have courage, backbone,
their hard hearts will never give way.
Then around ten or half past,
hearing the steady falling of drops of water
I look up at the eaves. I see
the enactment of the same old winter story
— the icicles weeping away their inborn tears,
and, if they only knew it, their identity.
- ascoltando Clint Mansell – First Snow
https://www.youtube.com/watch?v=H-hUQHiempo&t=159s