C’è stato qualcosa di bello (come l’autunno di questa poesia) della cui esistenza ti sei accort* (molto o addirittura troppo) in ritardo?
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L’autunno
E intanto fuori c’era l’autunno.
Non lo sapevo prima. C’era.
In ogni foglia, nell’aria, nella
luce. C’era. E io l’avevo lasciato solo
non lo avevo sorretto, non ammirato
non ero stata sbalordita dai gialli e
dai rossi che infiammava.
O dall’albero quando sta come nudo, con veste
di foglie garbata caduta ai suoi piedi.
Incredulo, l’albero – attonito
pudico. Non lo avevo guardato.
E adesso dalla finestra chiamava –
l’autunno – col suo mesto sorriso e
di nuovo io sorprendevo, adoravo.
Benvenuto a te che fai del morire
un’epopea di colori.
Mariangela Gualtieri, da Riassunto della creazione, in Quando non morivo, Einaudi, 2019
- ascoltando Stevie Ray Vaughan – Riviera Paradise https://www.youtube.com/watch?v=x70G-NhyUPI