… nuotare (senza paura) in un mare di “Non so”
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La poesia è una forza sovversiva della parola, in questa epoca dove la parola è in via d’estinzione e lascia spesso posto solo alla chiacchiera o alla didattica, la poesia sa condurre nel territorio del non so, costringe all’intimità con il non conosciuto, con la domanda che non chiede risposte ma scommesse, rivoluzioni di senso, mappe non lineari. Risponde alla paura contemporanea del vuoto, quel vuoto fecondo che promette l’incontro con l’altro, lo spazio tra me e te in cui potersi emozionare. E questa paura del vuoto è forse tutt’uno con la paura dell’intimità. E cosa crea più intimità della parola viva?
Chandra Livia Candiani, da Quando la paura bussa, apri, in Il silenzio è cosa viva – L’arte della meditazione, Einaudi, 2018
°ascoltando AIR – Le voyage de Pénélope – https://www.youtube.com/watch?v=y0ErSht3SKw