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11 dicembre 2021

Possibilmente…

 

… fuori dal centro commerciale:

 

La poesia salverà il mondo

Un giorno
schiere di analfabeti malvagi
finalmente
declameranno versi
e i boia, pentiti
ricuciranno le teste mozzate.

Risorgeranno gli essiccati
dal vento violento
dei mulini della quotidianità.

Lungo il tempo
(dove affogano i delicati)
la poesia
sboccia in piccoli fiori
stitici
e innocui.

Tuttavia insiste.

Possibilmente
un giorno più scuro del solito
la poesia salverà anche me

me
che guardo
le lunghe colonne d’infelici
impegnati a salire le scale
senza scalini
del centro commerciale.

Massimiliano Damaggio, da Poesia come pietra, Ensemble Edizioni, 2012

 



29 settembre 2019

Che ansia!

 

Particolare della copertina dell’album In the Court of the Crimson King, King Crimson, 1969


Il traffico, le convenzioni sociali, gli happy hour,

i saldi di fine-inizio-mezza stagione…

che ANSIA!

***

Stanze del crepuscolo

El más truhán se lleva la mano al corazón,
y el bruto más espeso se carga de razón.

Antonio Machado

 

Crepuscolo. Una donna impellicciata
ne chiama un’altra sull’altro marciapiedi
come da un’altra riva, che cammina
lenta con un bambino per mano costeggiando
le luminarie di quartiere, il traffico, l’opaco
fiume di un martedì. E «No,» risponde
«no grazie, ho appena fatto la merenda di Natale
all’asilo, sono piena come un uovo
di Pasqua», e si allontana ridendo
da sola alla battuta involontaria. Il bambino
la segue con aria candida e paciosa
forse sperando nei cartoni
animati o invece solo
torpidamente digerendo il pandoro.

Per strada, da un giornale abbandonato
urla la faccia del politico di turno,
dichiara:«Sono fiero
di me che rappresento
il bene del Paese. La mia è stata
comunque una grande avventura,
la nostra gente lo sa,
malgrado la stangata che mi sono
beccato. E gli altri,
Raus». «Sembra il Duce»,
ha detto un giorno mia madre
non di lui ma di un suo simile
certo persino peggiore
o più potente e più bieco.

Dicono che in tedesco la parola Angst
copra lo spettro livido che corre
dall’ansia alla paura, con ogni sfumatura
intermedia: cieco timore, angoscia,
presentimento cupo di sventura,
cristalli rotti, roghi e il resto poi,
che consegue. Economia
semantica, riassumere
in cinque lettere tutto il venir meno
della luce. Tutto lo sprofondare
fra di noi.

Fabio Pusterla (Mendrisio, Svizzera, 1957), da Cenere o terra, Marcos y Marcos ed.

*ascoltando CCCP – Stati di agitazione - https://www.youtube.com/watch?v=7SU6CIjbBUQ


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    La prigione della memoria   Certe volte mi ricordo di cose che non ho mai visto, di persone e linguaggi che non ho mai co...