La poesia qui sotto è perfetta in questo periodo di buoni propositi: smettere di preoccuparsi troppo per tutto e finalmente respirare (se non proprio cantare).
(A me è stata regalata da mia figlia, che mi conosce bene… e penso che la attaccherò sulla porta del frigorifero...).
***
Mi preoccupavo
Mi preoccupavo parecchio.
Per il giardino: crescerà?
Per i fiumi: scorreranno nella giusta direzione?
Per la Terra: sta girando nel mondo in cui dovrebbe?
E se non è così, come posso io correggere le cose?
Avevo torto o ragione,
sarò perdonata? Posso fare di meglio?
Sarò mai in grado di cantare? Persino gli uccelli
sanno farlo mentre io… io sono senza speranza.
La mia vista sta già calando
o me lo sto solo immaginando?
Mi verranno i reumatismi, l’artrite, la demenza?
Finalmente mi resi conto che preoccuparmi non mi portava da nessuna parte.
E ho lasciato perdere. Ho preso il mio vecchio corpo,
sono uscita fuori nella luce del mattino
e ho cantato.
Mary Oliver, da Swan: Poems and Prose Poems, Beacon Press, 2010
*
I Worried
I worried a lot. Will the garden grow, will the rivers
flow in the right direction, will the earth turn
as it was taught, and if not how shall
I correct it?
Was I right, was I wrong, will I be forgiven,
can I do better?
Will I ever be able to sing, even the sparrows
can do it and I am, well,
hopeless.
Is my eyesight fading or am I just imagining it,
am I going to get rheumatism,
lockjaw, dementia?
Finally, I saw that worrying had come to nothing.
And gave it up. And took my old body
and went out into the morning,
and sang.
°ascoltando Caroline Shaw & Sō Percussion - Other Song - https://www.youtube.com/watch?v=s5YNFT1VFK0
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