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11 giugno 2021

Variazioni e improvvisazioni

 

Da qualche tempo ho finalmente smesso di preoccuparmi (troppo) cercando di prevedere gli eventi, per non rischiare di trovarmi impreparata: tanto poi, alla fine, ho sempre dovuto improvvisare perché i simpatici eventi non sono mai andati come avevo previsto (cosa che, del resto, penso succeda un po’ a tutti). Quindi ho cambiato musica: al di fuori di situazioni lavorative, per me esiste solo l’improvvisazione. E tu? Pianifichi o improvvisi? Come suoni il pianoforte delle tue giornate?

***

Posso suonare la memoria come un pianoforte?

Sempre traendo le note volute?

Non facendo il casino di chi pesta sui tasti e non ha mai studiato
una nota o un accordo?
(Non pretendo musica da conservatorio o da maestro
sia pure privo di maestri e di carta da spartiti
come Thelonious Monk,
mi basta saper suonare
a malapena una tarantella).

Sergio Atzeni (Capoterra, 1952-1995), da Due colori esistono al mondo. Il verde è il secondo, Nuoro, Edizioni Il Maestrale, 1997

°ascoltando Thelonious Monk e John Coltrane –Trinkle, tinkle https://  www.youtube.com/watch?v=Klscrqh3NL0



8 giugno 2020

N di nostalgia

 


Marc Chagall – Le violiniste bleu – 1947


La Nostalgia (in persona) me la immagino così:
un vestito color “cieli di Chagall” e una voce di violino.
E a piedi nudi, ovviamente!

***

 

In cima ad un violino
ci sta forse un respiro
che nessuno raccoglie
perché è un senso d’amore.
Tu suoni per il vento e viaggi
dove la pace sussurra tra le piante
tutta una nostalgia.

Alda Merini, da Clinica dell’abbandono, Torino, Einaudi, 2004

*ascoltando Janine Jansen – Après un reve (Gabriel Fauré)  https://www.youtube.com/watch?v=CkqlRC7i4Kg


8 giugno 2016

Musica (e ricordi)

 

Musica: suonarla o ascoltarla amplifica ogni sensazione. Soprattutto i ricordi.
Che ricordi stai ascoltando in questo momento?

***

La chitarra

Incomincia il pianto
della chitarra.
Si rompono le coppe
dell’alba.
Incomincia il pianto
della chitarra.
È inutile
farla tacere.
È impossibile
farla tacere.
Piange monotona
come piange l’acqua,
come piange il vento
sulla neve.
È impossibile
farla tacere.
Piange per cose
lontane.
Arena del caldo Meridione
che chiede camelie bianche.
Piange freccia senza bersaglio
la sera senza domani
e il primo uccello morto
sul ramo.
Oh, chitarra,
cuore trafitto
da cinque spade.

Federico Garcia Lorca, dal Poema del Cante jondo, 1921-’22.

 

Qualunque musica, ah, qualunque,
che mi sciolga subito dall’anima
questa incertezza che vuole
qualunque impossibile calma!

Qualunque musica: chitarra,
viola, armonio, organetto…
Un canto che si smarrisce…
Un sogno in cui non vedo nulla…

Qualunque cosa, non vita!
Jota, fado, confusione
dell’ultima danza vissuta…
Che io non senta il cuore!

Fernando Pessoa, da Poesias, in Poesie scelte, Passigli Editore, traduzione di Luigi Panarese.

 

°Asciltando:  Nick Drake – Cello song

 


Ipotesi di percorso

  (Perdersi tra l'argento degli ulivi mi sembra un bellissimo programma) ***   Dobbiamo cercare sepolture nel volo delle rondini i...