Vorrei poter imbottigliare la luce di settembre.
Per liberarla nei giorni un po’ apatici.
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Lungo la cicalabile
Stacca ombre decise settembre che preme sulle case,
sono diagonali scure, tegole di luce, finestre illuminate
e poligoni di buio. Le facciate esposte al sole
sono tanto crude, croccanti come la polpa delle mele.
E se vai verso occidente, lungo la ciclabile, gli occhi semichiusi,
l’invadente luminosità ti investe. Sei un nuovo nato,
sulla strada di ogni giorno, e cieco, per troppa luce.
E vai, con il tuo odore di sempre, tabacco, pelle
e cotone caldo e quando torni porti in casa
la musica delle foglie con il vento e le guance fresche
e scrivi, di questa nascita, e delle altre che verranno.
Ed è tutto.
Davvero tutto.
Pierluigi Cappello (Gemona del Friuli, 1967- 2017), da Stato di quiete, BUR, 2016
∞ascoltando Alberto Fortis – Settembre – https://www.youtube.com/watch?v=F8MQNXMWUa4