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21 ottobre 2024

È buio. Ma...

 


 (Sì, è buio, ma...)

 

5.

È vero che non c’è abbastanza bellezza nel mondo.

È anche vero che non sono in grado di recuperarla.

Nemmeno candore, e qui potrei essere di qualche utilità.

 

Sono

all'opera, anche se sono silenziosa.

 

La blanda

 

miseria del mondo

ci lega da entrambe le parti, un viale

 

fiancheggiato da alberi; noi siamo

 

compagni qui, non parlando,

ognuno con i propri pensieri;

 

dietro gli alberi, cancelli

di ferro delle case private,

le stanze dalle imposte chiuse

 

in qualche modo deserte, abbandonate,

 

come se l'artista avesse

il dovere di creare

speranza, ma con cosa? Cosa?

 

La parola stessa

falsa, un mezzo per confutare

la percezione - All'incrocio

 

le luminarie delle feste.

 

Sono stata giovane qui. Prendevo

la metropolitana col mio libretto

come per difendermi contro

 

questo stesso mondo:

non sei sola,

diceva la poesia,

nel buio del tunnel.

 

Louise Glück (New York, 1943-2023), da October (parte 5), in Averno, Il Saggiatore, 2020, traduzione di Massimo Bacigalupo

 

*

5.

It is true that there is not enough beauty in the world.
It is also true that I am not competent to restore it.
Neither is there candor, and here I may be of some use.

I am
at work, though I am silent.

The bland

misery of the world
bounds us on either side, an alley

lined with trees; we are

companions here, not speaking,
each with his own thoughts;

behind the trees, iron
gates of the private houses,
the shuttered rooms

somehow deserted, abandoned,

as though it were the artist’s
duty to create
hope, but out of what? what?

the word itself
false, a device to refute
perception–At the intersection,

ornamental lights of the season.

I was young here. Riding
the subway with my small book
as though to defend myself against

the same world:
you are not alone,
the poem said,
in the dark tunnel.

 

°ascoltando Procol Harum - A Salty Dog - https://www.youtube.com/watch?v=mOj3kJKy-_U

11 gennaio 2020

Così

 




 

E tu, dove stai?

A metà tra buio
e luce
            tra sogni
e pietre
a metà tra ieri e domani
tra un sì
e il suo contrario
a metà tra qui
           e sulla luna.
Sto  nello  spazio
che non è il tutto
e neppure il nulla.
Solo l’aggettivo
imperfetta
mi contiene interamente.

Irene Marchi, in Poetare – Quaderno 2021, a cura di La scuola di Editoria, Samuele Edizioni, 2021


*ascoltando Van der Graaf Generator – Darkness https://www.youtube.com/watch?v=WDmhP6YiN6s

 


Ipotesi di percorso

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