Non è mai facile riconoscere l’indifferenza vera dalla falsa indifferenza: solo l’indifferente in questione conosce la verità. ("Eh? Chi? Che cosa? Di chi stai parlando? Ti sbagli!"…)
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Il nome rimosso
Ho volutamente confuso le tue iniziali
nell’impasto di molti nomi
ma il lievito della memoria
le evidenzia in una sigla
che ancora mi abbaglia.Dell’infanzia sopravvive uno scenario di guerra,
in un suo rifugio ho sotterrato
il mio amore per te
temendo che venisse distrutto
ma stento a riconoscerne il mascheramento.Quando altri ti nominano in mia presenza
mostro un’indifferenza minerale
e mi fingo altrove
simile a un vaso dalla crepa girata
verso il vuoto oltre la finestra.Al poligono d’addestramento
non miro più alla sagoma romantica
che di spalle mi ti ricorda.
Non mi è concesso di rivelare a chi appartengo
pur avendo sempre il tuo nome
sulla punta della lingua
come un colpo in canna
puntato all’altezza del cuore e
non comprendo perché mi manchi sempre
nonostante il ripetuto segnale di: “fuoco!”Valentino Zeichen, da Le poesie più belle, Fazi, 2017
°ascoltando Bob Geldof – The Great Song of Indifference
https://www.youtube.com/watch?time_continue=7&v=EQuVvbJ6aPw