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25 agosto 2024

Che cosa vedi?

 


Che cosa ci vedi nella foto qui sopra?

a – Una pantera nella foresta della Malesia

b – Un gatto nero su un acero

c – Nulla di speciale

Risposta:

è Gattone-Gastone, che gira in giardino da quando mio padre non c’è più e dorme sempre sulla panchina dove lui si sedeva a leggere il giornale. Gattone-Gastone è una delle mie briciole di quasi-magia (o di quasi-pazzia, ok…). Quali sono, invece, le tue briciole di magia?


In altre parole

Gli egiziani adoravano i gatti
spesso ci si facevano seppellire insieme
invece che con le donne
e mai coi cani

ma ora
qui da noi
scarseggiano
i sapienti
di tal fatta

benché ottimi gatti
ozino ancora
in grande stile
nei vicoli
dell’universo.

circa
la nostra discussione di stasera
a proposito di
non so più che,
non importa
quanto infelici
ci ha fatti
sentire

ricorda piuttosto
che da qualche parte
c’è un
gatto
che trova
il suo spazio
con grazia
deliziosa

in altre parole
la magia persiste
fuori di noi
per quanto
ci sforziamo
di spezzarla.

*

In other words

The Egyptians loved the cat
were often entombed with it
instead of with the women
and never with the dog

but now
here
good people with
good eyes
are very few

yet fine cats
with great style
lounge about
the alleys of
the universe.

about our argument tonight
whatever it was
about
and
no matter
how unhappy
it made us
feel

remember that
there is a
cat
somewhere
adjusting to the
space of itself
with a delightful
grace

in other words
magic persists
without us
no matter what
we may try to do
to spoil it.

Charles Bukowski, da La canzone dei folli – Poesie II, 2000, (Bone Palace Ballet: New Poems, 1997)

*ascoltando Queen – A Kind of Magic https://www.youtube.com/watch?v=0p_1QSUsbsM

 

14 agosto 2020

Qualcosa di magico?


Quali sono le piccole magie a cui credi con ostinazione
(e per cui magari fai anche sorridere gli altri, che ti definiscono pazzerell*?); hai uno o più oggetti che consideri “magici”?

Queste domande sono  molto meno profonde della poesia che segue: Antonia Pozzi e la sua immensa sensibilità:

Cose

Questo pugno di terra
che raccolse
per me – sul Palatino
la tua mano pura

io verserò nell’urna
di smorta argilla
che sul rosso lido di Selinunte
un pescatore mi donò, sporgendo
il braccio fra i cespugli di lentischio.

E tu non dire
ch’io perdo il senso e il tempo
della mia vita
se cerco nella sabbia
il sole e il pianto
dei mondi –
se getto nelle cose la mia anima
più grande – e credo
ad immense magie

10 dicembre 1933

Antonia Pozzi, da Parole – Tutte le poesie, Edizioni Ancora, a cura di Graziella Bernabò e Onorina Dino

*ascoltando Vangelis – Le Singe Bleu - https://www.youtube.com/watch?v=f2Bp-xkMc20

 

14 febbraio 2020

Un filo colorato

 


Li intravedi (qualche volta) i fili colorati?

***

Fili

La poesia vive tra un istante e l’altro
Tra una separazione e l’altra
Tra un legame e un salto
Tra un’attrazione e un declino
Tra un abisso e l’altro
Sinché ti afferra una parola
Un vuoto
Una pietra
Un uccello
Sinché non ti riconduce dove siete tu
E un magico filo colorato…
Allontano delicatamente la mia azzurra nube
E la tesso per te con fili di pioggia
Per poi rannicchiarmi e riscaldarmi dentro di lei.

Nada El Hage (Beirut, 1958), da Veli di passione, Interlinea, 2014, traduzione di V. Colombo

°ascoltando Pink Floyd – Any Colour You Like https://www.youtube.com/watch?v=W1oaXqBJRRQ


18 agosto 2019

Prove di magia



Incantesimo

Voglio regalarti
il profumo della menta:
chiudi gli occhi
e strofina queste parole
sulle tue mani
– le n  t   a     m       e       n        t        e
con pazienza.
Sentirai l’aroma fresco  
e forte della sera
nascosta giù in giardino.

(Profumerà il tè
la foglia, vera,
che troverai riaprendo gli occhi).

Irene Marchi, in Poetare – Agenda 2022, a cura di La scuola di Editoria, Samuele Edizioni, 2021

°ascoltando Pëtr Il’ičTchaikovsky, Suite da “Lo Schiaccianoci” – Danza della fata confetto https://www.youtube.com/watch?v=w_J4CJ504LQ


4 marzo 2019

Nessun mago


Rimane solo la magia.

***

Il Mago e l’Assistente del Mago

Mi sono fatta da asso nella manica
mi sono estratta dal cappello
mi sono piantata in mezzo al pubblico
provo come un’idiota a decifrare i trucchi –
certo non saprò mai non ingannarmi.

Il Mago e l’Assistente del Mago –
per lungo tempo sono stata entrambi.
Comparendo a inchinarmi per l’applauso
in guanti bianchi, con un sorriso e un guizzo
e facendomi quindi scomparire.

Bene, ora vi dico che ho finito
di schivare coltelli lanciati alla mia testa,
finito di star chiusa in casse anguste,
segata in mille pezzi più e più volte. Finito,
insomma, di essere l’Assistente del Mago.

D’ora in avanti, non ho bisogno di assistenti,
di attrezzi, di pubblico, di scena.
D’ora in avanti, tutto ciò che resta
è Il Mago.
Così, almeno, pensavo.

Allora ancora non sapevo
che anche con il lancio dei coltelli era per me finita
e con sorrisi, inchini, annegamenti
incatenata a testa in giù, finita
col trattenere il fiato.

Così non resta nulla, adesso, da inscenare.
Spiacente di deludervi.
A mani nude
lo capisco bene
la sola cosa che resta, da ora, è la magia.

Robin Morgan (1941 Florida, Stati Uniti), in Poesia n. 294 – Giugno 2014, traduzione di Cristina Alziati e Maria Nadotti
da Robin Morgan. La traiettoria delle foglie a cura di Maria Nadotti

°ascoltando Queen – A Kind of Magic https://www.youtube.com/watch?v=0p_1QSUsbsM


24 marzo 2018

La magia sta nel mezzo

 

Tra l’inverno e la primavera, tra un abisso e l’altro c’è un istante di magia.
Se guardi attentamente lo riconosci.

***

Gocce

L’inverno e la sua fine
escono da quei monti
nel cielo
alla battaglia,
esitano l’uno
e l’altra, essi, rapiti
a quella luce
di politissimo cristallo,
alla flagranza delle valli,
e ora
un poco si osservano a distanza,
un poco si mischiano e si azzuffano
finché grandine o vento non sbaraglia
l’incertezza dello scontro.
Ci ottenebra, noi stille
sorprese in medio campo
un infittito scroscio,
ci affoga
l’uragano, sgombra
poi il sole
i celesti rimasugli
del furente nubifragio.
È inverno o primavera? Non lo sappiamo,
siamo
e non siamo niente
nella molteplicità delle apparenze,
però dentro la vita, dentro
il meraviglioso istante.

Mario Luzi, da Sotto specie umana, Garzanti, 1999

 *

Fili

La poesia vive tra un istante e l’altro
Tra una separazione e l’altra
Tra un legame e un salto
Tra un’attrazione e un declino
Tra un abisso e l’altro
Sinché ti afferra una parola
Un vuoto
Una pietra
Un uccello
Sinché non ti riconduce dove siete tu
E un magico filo colorato…
Allontano delicatamente la mia azzurra nube
E la tesso per te con fili di pioggia
Per poi rannicchiarmi e riscaldarmi dentro di lei.

Nada El Hage (Beirut, 1958), da Veli di passione, Interlinea, 2014, traduzione di V. Colombo

°ascoltando Queen – A Kind of Magic
https://www.youtube.com/watch?v=0p_1QSUsbsM


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