Tra l’inverno e la primavera, tra un abisso e l’altro c’è un istante di magia.
Se guardi attentamente lo riconosci.
***
Gocce
L’inverno e la sua fine
escono da quei monti
nel cielo
alla battaglia,
esitano l’uno
e l’altra, essi, rapiti
a quella luce
di politissimo cristallo,
alla flagranza delle valli,
e ora
un poco si osservano a distanza,
un poco si mischiano e si azzuffano
finché grandine o vento non sbaraglia
l’incertezza dello scontro.
Ci ottenebra, noi stille
sorprese in medio campo
un infittito scroscio,
ci affoga
l’uragano, sgombra
poi il sole
i celesti rimasugli
del furente nubifragio.
È inverno o primavera? Non lo sappiamo,
siamo
e non siamo niente
nella molteplicità delle apparenze,
però dentro la vita, dentro
il meraviglioso istante.Mario Luzi, da Sotto specie umana, Garzanti, 1999
*
Fili
La poesia vive tra un istante e l’altro
Tra una separazione e l’altra
Tra un legame e un salto
Tra un’attrazione e un declino
Tra un abisso e l’altro
Sinché ti afferra una parola
Un vuoto
Una pietra
Un uccello
Sinché non ti riconduce dove siete tu
E un magico filo colorato…
Allontano delicatamente la mia azzurra nube
E la tesso per te con fili di pioggia
Per poi rannicchiarmi e riscaldarmi dentro di lei.Nada El Hage (Beirut, 1958), da Veli di passione, Interlinea, 2014, traduzione di V. Colombo
°ascoltando Queen – A Kind of Magic
https://www.youtube.com/watch?v=0p_1QSUsbsM
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