XX, XI, … secolo: quando cambierà qualcosa?
***
Scorcio di secolo
Doveva essere migliore degli altri il nostro XX secolo.
Non farà più in tempo a dimostrarlo,
ha gli anni contati,
il passo malfermo,
il fiato corto.Sono ormai successe troppe cose
che non dovevano succedere,
e quel che doveva arrivare non è arrivato.Ci si doveva avviare verso la primavera
e la felicità, tra l’altro.La paura doveva abbandonare i monti e le valli.
La verità doveva raggiungere la meta
prima della menzogna.Alcune sciagure
non dovevano più accadere,
ad esempio la guerra
e la fame, e così via.Doveva essere rispettata
l’inermità degli inermi,
la fiducia e via dicendo.Chi voleva gioire del mondo
si trova di fronte a un’impresa
impossibile.La stupidità non è ridicola.
La saggezza non è allegra.La speranza
non è più quella giovane ragazza
et cetera, purtroppo.Dio doveva finalmente credere nell’uomo
buono e forte
ma il buono e il forte
restano due esseri distinti.Come vivere? – mi ha scritto qualcuno
a cui io intendevo fare
la stessa domanda.Da capo, e allo stesso modo di sempre,
come si è visto sopra,
non ci sono domande più pressanti
delle domande ingenue.Wisława Szymborska (1923, Kórnik, Polonia- 2012), da Gente sul ponte, in Vista con granello di sabbia, poesie 1957-1993, traduzione di Pietro Marchesani – Adelphi Edizioni, 2009
*ascoltando Bob Dylan – Blowing in the Wind
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