(Tum, tum, tu-tum, tum, tum ... tu-tum, tu-tum, tum, tum e via saltellando...)
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Caro mio cuore
muscolo minuscolo
grumo
di carne sangue storie
dopo una vita ormai
non più breve
ti ho imparato
sai
tu batti
a grancassa
e non passa
quel rimbombo
strambo
di extrasistole
che m'impazzisce
tra le costole
tu puoi ospitare
con incerta
leggerezza
le gioie piccolissime
una piccola scoperta
sei bravo
a fingere
il controllo e intanto
mi pulsi
nel collo
gola ventre ginocchia
Appena cresce
la misura
felice
non ti dai
pace
subito ti viene
da domandare
l'autorizzazione il lasciapassare
una possibilità
di assoluzione
da peccati
non ancora commessi
- hai già la certezza delle pene -
caro cuore ti devo
allora calmare
con una carezza
posarti sopra
la mano
dirti per favore
vai piano vai
piano
t'insegno di nuovo
con pazienza
a perdonarti
per l'eccedenza
di bene
che sempre credi
di non meritare
ti occupa le vene
fino quasi
a scoppiare
solo
tornare ultimo
ti placa
un poco
senza calmare
la sete
senza tuttavia
trovare mai
quiete
Cristina Bellemo, da Casa toracica, AnimaMundi Edizioni, 2020
°ascoltando Penguin Cafe Orchestra - Perpetuum Mobile - https://www.youtube.com/watch?v=NPpRJoYISSQ