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5 febbraio 2025

Aritmie e altre quotidiane stranezze

 


 (Tum, tum,    tu-tum,     tum, tum  ...   tu-tum, tu-tum,    tum, tum  e via saltellando...)

***

 

Caro mio cuore

muscolo minuscolo

grumo

di carne sangue storie

dopo una vita ormai

non più breve

ti ho imparato

sai

tu batti

a grancassa

e non passa

quel rimbombo

strambo

di extrasistole

che m'impazzisce

tra le costole

tu puoi ospitare

con incerta

leggerezza

le gioie piccolissime

una piccola scoperta

sei bravo

a fingere

il controllo e intanto

mi pulsi

nel collo

gola ventre ginocchia

 

Appena cresce

la misura

felice

non ti dai

pace

subito ti viene

da domandare

l'autorizzazione il lasciapassare

una possibilità

di assoluzione

da peccati

non ancora commessi

- hai già la certezza delle pene -

caro cuore ti devo

allora calmare

con una carezza

posarti sopra

la mano

dirti per favore

vai piano vai

piano

t'insegno di nuovo

con pazienza

a perdonarti

per l'eccedenza

di bene

che sempre credi

di non meritare

ti occupa le vene

fino quasi

a scoppiare

solo

tornare ultimo

ti placa

un poco

senza calmare

la sete

senza tuttavia

trovare mai

quiete

 

Cristina Bellemo, da Casa toracica, AnimaMundi Edizioni, 2020

 

°ascoltando Penguin Cafe Orchestra - Perpetuum Mobile - https://www.youtube.com/watch?v=NPpRJoYISSQ

4 febbraio 2025

Attenzione agli inganni (della primavera anticipata)


È presto per piantare le primule? ho chiesto alla gentilissima fioraia della serra. Sì mi ha detto c’è ancora il rischio che il gelo bruci i fiori.  

Allora dovrò aspettare (però non  ho resistito a portare a casa una manciata di azzurro).

***

 

Ho sgridato il gelsomino

la clematide ho ripreso

la sassifraga ho pregato

di velarlo un po’

quel viola

Non è tempo, creaturlievi

non è tempo di apparire

sì, lo so che già voi siete

che premete sotto pelle, ma

non lasciatevi blandire

dal tepore delle dita

dalla luce in piena fronte

è una finta, un gioco a rischio

non cadete nella trama

state dentro e senza fretta

state al tempo che sapete

all’eterno che vi sa

 

(febbraio 1998, Sottochiesa)

 Giusi Quarenghi, da Ho incontrato l’inverno, Campanotto, 1999

 

°ascoltando Wardruna – Solringen - https://www.youtube.com/watch?v=kAKTQ6t7pzE

12 gennaio 2025

La luce restituita


 

L'inverno passato ancora perdura

L'inverno futuro è già cominciato

Ma abbiamo una tana

il disegno di una betulla serena

e sulla terra gelata orme

di piccoli giganti

a farci via via persuasi

che anche l'inverno è stagione

e finisce - Le sue pietre

restituiscono quiete

la luce

che l'estate ha lasciato

 

Giusi Quarenghi, da Nota di passaggio, Book Editore, 2001

 

°ascoltando Cicada - Seeking The Sources Of  Streamshttps://www.youtube.com/watch?v=Hp_IOrS8xek&t=10s

25 ottobre 2020

AAA cercasi poetastronomi

 


Hai mai trovato frammenti di poesia sul tuo balcone?
E se sì, che cosa ne hai fatto?

***

È successo ancora, anche questa volta
è transitata non distante dalla terra,
visibile a occhio nudo, senza cannocchiale.
Accade ogni imprevedibile numero di anni,
la poesia ha traiettorie solo a posteriori,
è un asteroide disperso, non monitorato.
Non esplode, non fa danni, lascia polvere
di versi sui balconi e torna nel buio siderale.

Andrea Bajani, da Dimora naturale, Einaudi, 2020