Poesie che raccontano l’atto di scrivere (anche solo col pensiero) a qualcuno: struggimento doppio, un 2×1 per le emozioni decisamente vantaggioso (o svantaggioso: dipende se siamo pronti a commuoverci oppure no).
***
Blues for Maggie
Vedi
niente è serio e degno di essere ascoltato,
ci siamo fatti giocando tutto il male necessariovedi, non è una lettera, questa,
ci siamo dati quel miele della notte, il caffè,
il piacere prono, le sigarette torbide
quando nel soffitto trema la luce dell’alba,vedi
io continuo a pensare a te,
non ti scrivo, d’improvviso guardo il cielo, quella
nuvola di passaggio
e forse tu nel tuo lungomare guarderai una nuvola
e quella è la mia lettera, qualcosa che scorre indecifrabile
e pioggia.Ci siamo fatti giocando tutto il male necessario
il tempo deposita il resto, i piccoli orsi
dormono accanto a uno scoiattolo sfrondato.Julio Cortázar, da Poesie, in Carte inaspettate, Einaudi, 2009, traduzione di Jaime Riera Reheren
Scarabocchio
Con un pezzo di carbone
con il mio gesso rotto e la mia matita rossa
disegnare il tuo nome
il nome della tua bocca
il segno delle tue gambe
sulla parete di nessuno
Sulla porta proibita
incidere il nome del tuo corpo
finché il filo del mio coltello
sanguini
e la pietra gridi
e il muro respiri come un petto.Octavio Paz, da Salamandra (1958-1961), in Il fuoco di ogni giorno, traduzione di Ernesto Franco
Lettera dal balcone
Ti scrivo dal balcone
dove resto ancora un poco questa sera
a guardare l’orto al sole di settembre
a mangiare pane e olio e foglie piccole di basilico
ti scrivo meno fiera di quello che vorresti
sono una donna forte sì
ma con anche continue tentazioni di non esserlo
di lasciarmi sciogliere d’amore al sole
e carezzarti e baciarti un po’ più di quello che tu vuoi
ti scrivo dal balcone
guardando il fico pieno di frutti
e il pero con le foglie malate
ho qualche pensiero triste
e due o tre sereni.Vivian Lamarque, da Poesie 1972-2002.
°ascoltando Jim Croce – I’ll Have to Say I Love You In A Song
Nessun commento:
Posta un commento