15 ottobre 2017

Ma dove sei?

 


Oltre il filo (più o meno) spinato delle nostre esistenze adulte e complicate c’è quella “creatura minuta”  e libera che eravamo noi, tanto tempo fa. E forse ci aspetta.

                                                                                ***

Lo  specchio

Con i tuoi nei tuoi occhi
è quando ti guardi guardarti
che qualcosa si alza e non si posa più.
 
Da bambino mi posavo sui verdi spenti di novembre,
gli occhi spalancati su un silenzio che baciava dentro,
era leggero ascoltarsi così, cielo nel cielo, paura nella paura.
E portami insieme allora la tua forza e la tua paura,
nascita pura, bambino mio, ombra luminosa.
 
Ti ascolti ancora laggiù laggiù, creatura minuta?
Ma dove sei tu, dove sei tu,
ma veramente?

 

  *

Il spieli

Cui tiei tai tiei vôi
al è cuan’ che tu cjalis cjalâti
che alc a si alce e no si torne a poiâ
 
di frut mi poiavi sui verts distudâts in novembar
i vôi spalancâts ‘tun cidin ch’al bussave par dentri
al jere lizêr scoltâsi cussì, cîl tal cîl, poure ta poure
e partimi insiemit aore la tô farce e la tô poure
pûr nassiment, frut gno, ombre luminose
 
lajù lajù ti scoltistu inmò, creature minude?
ma ‘ndolà sestu tu, ‘ndolà sestu tu
ma veramentri?
 

Pierluigi Cappello, da Inniò, in Azzurro elementare – Poesie 1992-2010, Bur, 2013

 


°ascoltando Jimmy Page, Robert Plant – When I Was A Child - https://www.youtube.com/watch?v=F98JnHZ__ng


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