27 gennaio 2018

Io. Anzi no, io

 

René Magritte, L’ami de l’ordre


Quanti “io” ci sono dentro al nostro “io”?

Io non sono io

                    sono colui
che cammina accanto a me senza che io lo veda,
che, a volte, sto per vedere,
e che, a volte, dimentico.
Colui che tace, sereno, quando parlo,
colui che perdona, dolce, quando odio,
colui che passeggia là dove non sono,
colui che resterà qui quando morirò.

Juan Ramón Jiménez, da Eternità, 1918, traduzione di Claudio Rendina


 ***

Sotto la mia scrivania
c’è sempre un cane famelico
– che mi nutre con la tristezza.

Sotto il mio letto
c’è sempre un fantasma vivo
– che spaventa chi mi ama.

Sotto la mia pelle
qualcuno mi guarda strano
– pensando che io sia lui.

Sotto la mia scrittura
c’è sangue invece che inchiostro
– e qualcuno che grida in silenzio.

Affonso Romano de Sant’Anna (Belo Horizonte, 1937), da Poesia falada

 ***

Mi sono risolto.
Mi sono voltato indietro.
Ho scorto
uno per uno negli occhi
i miei assassini.
Hanno
– tutti quanti – il mio volto.

Giorgio Caproni, da Il franco cacciatore, Garzanti, 1982

 

°ascoltando Pearl Jam – I Am Mine https://www.youtube.com/watch?v=Nkgv3LoQY2o



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