Due modi differenti di descrivere il crepuscolo: il primo si sofferma sulla luce e sul gioco dei colori, il secondo attribuisce il rossore del cielo al senso di colpa del giorno, descritto come un personaggio un po’ sfuggente…
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Nel crepuscolo bianco
Nel crepuscolo bianco venato di rosa
i monti si fanno d’aria, di tenera luce,
di un denso azzurro grigio i vicini,
di un diafano azzurro di perla i lontani.
Giù in basso, dietro la siepe dei bossi,
brillano lame verdi di lago.Diego Valeri, da Verità di uno, (p. 17), Mondadori, 1970
*
Il cosiddetto crepuscolo
Il cosiddetto crepuscolo
non sarà il rossore – effimero – del giorno
che si sente colpevole
di tutto ciò che è stato
– e non è stato?
Questo giorno fugace
che, proprio come un delinquente,
approfitta dell’ombra per andarsene.Ángel González (1925-2008), da Prosemi o meno, 1984, traduzione di Selena Simonatti
*ascoltando Pink Floyd – Any Colour You Like
https://www.youtube.com/watch?v=B0_-F18ztxg
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