11 gennaio 2019

Io penso, tu pensi, egli pensa…


Auguste Rodin, Le Penseur- Il pensatore, Musée Rodin, Parigi

Penso che in questo preciso istante
chissà non ci sia nessuno nell’universo che pensi a me,
che io sia il solo a pensarmi,
e se morissi adesso,
nessuno, neppure io, resterebbe a pensarmi.

E questo è l’inizio dell’abisso,
come quando mi addormento.
Sono il mio proprio sostegno e me lo tolgo.
Contribuisco a rivestire tutto d’assenza.

Sarà forse per questo
che pensare a un uomo
è quasi un modo di salvarlo.

*

Pienso que en este momento
tal vez nadie en el universo piensa en mí,
que sólo yo me pienso,
y si ahora muriese,
nadie, ni yo, me pensaría.

Y aquí empieza el abismo,
como cuando me duermo.
Soy mi propio sostén y me lo quito.
Contribuyo a tapizar de ausencia todo.

Tal vez sea por esto
que pensar en un hombre
se parece a salvarlo.

Roberto Juarroz, da Poesía Vertical (Lulu, 2017), traduzione di A. Prusso e Benedetta Maestrelli Picchiotti

°ascoltando  The Smiths – Oscillate Wildly https://www.youtube.com/watch?v=hfADf-PvhKY

 

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