Anche le singole parole possono suscitare simpatie o antipatie: c'è qualche parola che proprio non sopporti? Personalmente tra le parole che mi stanno più antipatiche c'è l'aggettivo 'esclusivo' (lo spiego qui https://lapoesianonsimangia.blogspot.com/2017/03/esclusivo-un-aggettivo-che-mi-sta.html); un altro aggettivo che detesto (o forse solo l'uso che ne viene fatto quasi sempre) è 'prestigioso', perché spande intorno a sé un fastidioso sentore di supponenza e, ancora, di presunta esclusività. [Fine del predicozzo]
***
Un cosmo qualunque
Abitano mondi intermedi
Luciano Erba (Milano, 1922-2010), da L’ipotesi circense, in Dopo la lirica - Poeti italiani 1960-2000, Einaudi, 2005
spazi di fisica pura
le cose senza prestigio
gli oggetti senza design
la cravatta per il mio compleanno
le Trabant dei paesi dell’est.
Turbano, ma che vorrà dire?
Forse meglio di altri
esprimono una loro tensione
un’aura, si diceva una volta
verso quanto ci circonda.
°ascoltando Jóhann Jóhannsson- A Model of the Universe - https://www.youtube.com/watch?v=fhQC7JBr7nU
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