Visualizzazione post con etichetta blues. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta blues. Mostra tutti i post

14 dicembre 2023

B di Blues

 


“New York- – Vecchie abitazioni di tipo inglese”, Istituto Italiano d’Arti Grafiche – Bergamo, 1971

B di blues (m di malinconia)

***

Blues per sedurre una ragazza americana

Quando saranno passati gli anni
e i tuoi occhi saranno appena cresciuti al mondo
e le tue braccia traboccheranno della dolcezza d’essere
state anche loro riparo dalla vita,
e l’ironica smorfia delle labbra di cui ho nostalgia
sembrerà una sirena d’allarme contro gli incendi
dell’esistenza.
Quando passati saranno gli anni e starai riordinando casa
una mattina, appena sradicata dal sonno,
dal sonno che aspettavi e che arrivò in ritardo,
e attraverserai Main Street per andare a fare la spesa
– mettendo in moto con piacere un macchinino rosso,
piccola cosa, tiepido essere con lentiggini,
arrogante e tenera – quando passati saranno gli anni
quella stessa mattina

                               ti ricorderai di me.
 
E crescerà, all’improvviso, un gatto fra i tuoi occhi,
una lingua sulla lingua, un odore sulla pelle,
un’acqua che scivolosa ti tradisce.
 
Quando saranno passati gli anni – in quello stesso istante –
io, più triste, più lontano, più pirata, più saggio,
starò immaginando una storia reale.
Una storia chiara come la tua stessa storia,
che somiglia alla mia come quella grande storia
che non riuscimmo mai a condividere.
 
Quando saranno passati gli anni e rincaserai, già tardi,
con tracce di nostalgia ancora da decifrare
– in quello stesso istante – quando passati saranno gli anni
io, più triste, più saggio, molte vite più vecchio,
starò immaginando una storia reale:
essere l’ospite d’onore che ti attende in casa,
il fuoco già acceso, la tavola apparecchiata,
i bambini a letto e qualcosa di cui conversare.
 
Non c’è bisogno che continui, sai come funziona,
per le storie reali non si piange.

Álvaro Salvador, da La condizione del personaggio, 1992, traduzione di Luigi Sepe, in “Poesia”, n.17, gennaio/febbraio 2023, Crocetti Editore, pp. 91-93

°ascoltando John Mayall & The Bluesbreakers (e Gary Moore) – So Many Roads https://www.youtube.com/watch?v=dwc7ZEYfWYc


5 dicembre 2020

Che cosa ascolti?

 

Oggi passeggiamo tra cinque linee (infinite)

***

 

La musica ascoltata con te
resterà sempre con noi.

Il grave Brahms e l’elegiaco Schubert,
alcuni canti, la terza sonata di Chopin,

quartetti dal suono
che lacera il cuore (Beethoven, gli adagi)

e la tristezza di Šostakovic, che
non voleva morire.

I grandi cori nelle passioni di Bach
– come se qualcuno ci chiamasse

ed esigesse da noi la gioia,
pura e disinteressata,
la gioia in cui la fede
è qualcosa di ovvio.

Certi frammenti di Lutosławski
fuggitivi come i nostri pensieri.

I  blues di una cantante di colore
ci trafiggevano come acciaio lucente –

anche se ci avevano raggiunto in strada,
in una brutta città polverosa.

Le marce di Mahler che non hanno fine,
la voce della tromba che apre la Quinta sinfonia

e la prima parte della Nona
(talvolta tu la chiami « malheur »!).

La disperazione di Mozart nel Requiem,
i suoi concerti per pianoforte sereni,

che meglio di me cantarellavi
– ma ciò lo sappiamo bene.

La musica ascoltata con te
tacerà insieme a noi.

Adam Zagajewski (Leopoli, Ucraina, 1945), da Dalla vita degli oggetti – Poesie 1983-2005, Adelphi, 2012, traduzione di Krystyna Jaworska

 

°ascoltando (tra i vari brani evocati dalla poesia, ho scelto un blues) Koko Taylor –Walking The Back Streets https://www.youtube.com/watch?v=U_otKItuWLM

 


Le nostre prigioni

    La prigione della memoria   Certe volte mi ricordo di cose che non ho mai visto, di persone e linguaggi che non ho mai co...