Raymond Carver, Orientarsi con le stelle – Tutte le poesie (titolo originale All of Us), nell’edizione di Minimum Fax, Roma, 2006, a cura di William L. Stull, traduzione di Riccardo Duranti e Francesco Durante
Non solo racconti. Raymond Carver ha scritto moltissime poesie che rendono questo autore indimenticabile anche per la sua voce poetica oltre che narrativa.
Perché la poesia non era per Carver soltanto qualcosa da scrivere tra un racconto e l’altro, ma, come racconta la moglie Tess Gallagher nell’introduzione a questa raccolta, «… era la corrente spirituale da cui muoveva per scrivere i racconti».
Orientarsi con le stelle rende per la prima volta disponibili tutte le poesie (nella loro forma definitiva) di Raymond Carver. Il volume comprende infatti quattro raccolte, tre pubblicate negli ultimi cinque anni della vita dell’autore statunitense (morto a cinquant’anni nel 1988): Voi non sapete cos’è l’amore (1983), Racconti in forma di poesia (1985) e Blu oltremare (1986), più una quarta raccolta Il nuovo sentiero per la cascata, pubblicata postuma nel 1989 (e un’appendice con diciannove poesie tratte da Per favore, non facciamo gli eroi).Leggere queste poesie è ritrovare l’esperienza umana, semplicemente, in tutta la sua complessità, oltre ogni sovrastruttura. Penso che queste righe, scritte da Tess Gallagher nell’introduzione, possano rendere benissimo ciò che è possibile trovare nel libro: «Ray faceva sembrare ciò che è estatico una cosa comune, alla portata di tutti. Sapeva anche qualcosa di essenziale, che troppo spesso viene sacrificato a preoccupazioni minori: che la poesia non è semplicemente reticenza servita al posto di ciò che intendevamo dire. È un luogo dove essere aperti e riconoscenti, per fare spazio e accogliere quegli avvenimenti e quelle persone che più sono vicine al nostro cuore. “Te lo volevo dire”. E lo ha fatto.»
Per quanto mi riguarda, questo è uno di quei libri che fanno nascere il fortissimo impulso di scrivere all’autore (spesso irrealizzabile, purtroppo) per ringraziarlo.
Felicità
Talmente presto che fuori è ancora quasi buio.
Sto alla finestra con il caffè
e le solite cose della mattina presto
che passano per pensieri.
A un tratto vedo il ragazzo e il suo amico
venire su per la strada
per consegnare il giornale.
Portano il berretto e il maglione
e uno la borsa a tracolla.
Sono così felici
che non dicono niente, questi ragazzi.
Mi sa che se potessero, si prenderebbero
sottobraccio.
Il mattino è appena sorto
e stanno facendo questa cosa insieme.
Avanzano lentamente.
Il mattino si fa più luminoso,
anche se la luna pende ancora pallida sul mare.
Una tale bellezza che per un attimo
la morte e l’ambizione, perfino l’amore,
Non riescono a intaccarla.
Felicità. Arriva
inaspettata. E va al di là, davvero,
di qualsiasi chiacchiera mattutina sull’argomento.
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