Cercavo un'idea per la foto che avrei messo qui sopra. Qualcosa che potesse far pensare all’amore nel suo essere allo stesso tempo impalpabile e inevitabile.
Intanto avevo deciso che non avrei allineato le lettere della parola “amore”: hai mai conosciuto un amore che segua regole codificate e linee diritte? Esiste forse un amore uguale a un altro e di cui si possano misurare le estensioni? Quindi, per le lettere in disordine nessun dubbio, ma cosa mettere nella foto oltre alle lettere? Qualcosa che suggerisse l’idea di due (cuori? anime? menti? mani? corpi? tutto insieme?) uniti, legati per sempre o anche solo per un attimo? Legare, legare… un filo!
Filo invisibile? Di solito visibile solo ai due interessati, a volte visibile a tutti meno che ai due interessati, a volte bisogna proprio inciamparci, insomma c’è una grande varietà di fili. Un filo a volte si spezza e allora si prova a riannodarlo: quel nodo potrà assicurare il legame in modo ancora più forte, oppure continuerà a sciogliersi a ogni strattone, forse anche questo fa parte del gioco. L’importante è che sia un filo e non una catena, ma in questo caso non sarebbe già più amore.
Un filo, quindi, in questa foto per S. Valentino: ricorrenza che è un’occasione scontatissima ma imperdibile per pubblicare (con un po’ di anticipo) qualche poesia d’amore (senza troppo timore di risultare mielosa). E allora eccone alcune, di amori felici e meno felici, vicini o lontani, vivi o già finiti… e poi basta parlare d’amore: viviamolo, a qualunque tipo appartenga!
Errore
E con l’amore disse lui è
come con la neve: di quando in
quando cade soffice e su tutti
ma non prende piede.E lei: l’amore è un fuoco
che scalda sul focolare
ti consuma se ti prende
e lo devi spegnere col piede.Così parlavano lui l’afferrò
lei non rifiutò
e rimase con lui a giacere.Lui si sciolse lei si consumò
fino alla fine non vollero credere
a un amore che dura fino alla morte.Ulla Hahn, da rivista “Poesia”, n. 292, aprile 2014, traduzione di Gio Batta Bucciol
***
Ricongiungimento
Se io capissi
quel che vuol dire
– non vederti più –
credo che la mia vita
qui – finirebbe.
ma per me la terra
è soltanto la zolla che calpesto
e l’altra
che calpesti tu:
il resto
è aria
in cui – zattere sciolte – navighiamo
a incontrarci.
Nel cielo limpido infatti
sorgono a volte piccole nubi
fili di lana
o piume – distanti –
e chi guarda di lì a pochi istanti
vede una nuvola sola
che si allontana.Antonia Pozzi, da Guardami: sono nuda
***
Suono di corda spezzata
Ci incontrammo io tu
e i suoni di chitarra.
La chitarra
aveva mille vibrazioni
il tuo viso
aveva mille vibrazioni.Ci lasciammo
io, tu e i suoni di chitarra.
Il tuo viso finì
con un riso spezzato
la chitarra finì
con una corda spezzata.Suono di corda spezzata
ovunque ti ritrovo.
Suono di un riso spezzato
ovunque ti porto con me.Ci troveremo io tu
e i suoni di chitarra.Giorgio Gaber, da La libertà non è star sopra un albero, 1961, scritta con Sandro Luporini
***
Tattica e strategia
La mia tattica è
guardarti
imparare come sei
amarti come seila mia tattica è
parlarti
e ascoltarti
costruire con le parole
un ponte indistruttibilela mia tattica è
fermarmi nel tuo ricordo
non so come né so
con quale scusa
ma rimanere in tela mia tattica è
essere onesto
e sapere che tu sei onesta
e che non ci vendiamo
simulacri
affinché tra noi due
non ci sia un sipario
né abissila mia strategia
invece è
più profonda e più
semplice
la mia strategia è
che un giorno qualunque
non so come né so
con quale scusa
avrai bisogno di me.Mario Benedetti (Paso de Los Toros1920-2009) da Inventario. Poesie 1948-2000, traduzione di Martha Canfield
***
Ti cercherò sempre
Ti cercherò sempre
sperando di non trovarti mai
mi hai detto all’ultimo congedoNon ti cercherò mai
sperando sempre di trovarti
ti ho rispostoAl momento l’arguzia speculare
fu sublime
ma ogni giorno che passa
si rinsalda in me
un unico commento
e il commento dice
due imbecilliMichele Mari, da Cento poesie d’amore a Ladyhawke, Einaudi, 2007
***
Il vero amore non lascia tracce
Il vero amore non lascia tracce
Come la bruma non lascia sfregi
Sul verde cupo della collinaCosì il mio corpo non lascia sfregi
Su di te e non lo farà mai
Oltre le finestre nel buio
I bambini vengono, i bambini vanno
Come frecce senza bersaglio
Come manette fatte di neveIl vero amore non lascia tracce
Se tu e io siamo una cosa sola
Si perde nei nostri abbracci
Come stelle contro il sole
Come una foglia cadente può restare
Un momento nell’aria
Così come la tua testa sul mio petto
Così la mia mano sui tuoi capelliE molte notti resistono
Senza una luna, senza una stella
Così resisteremo noi
Quando uno dei due sarà via, lontanoIl vero amore non lascia tracce
Se tu e io siamo una cosa sola
Si perde nei nostri abbracci
Come stelle contro il soleLeonard Cohen, da Morte di un libertino, in Leonard Cohen, Stranger Music – Poesie e canzoni scelte, traduzione di Alessandro Achilli, Baldini & Castoldi
***
Ho paura di vederti
Ho paura di vederti
bisogno di vederti
speranza di vederti
dispiacere di vedertiHo voglia di trovarti
preoccupazione di trovarti
certezza di trovarti
miseri dubbi di trovartiHo urgenza d’ascoltarti
allegria di ascoltarti
fortuna di ascoltarti
e timore d’ascoltarticioè
riassumendo
sono fottuto
e raggiante
forse più la prima cosa
che la seconda
e anche
viceversa.Mario Benedetti, (Paso de Los Toros1920-2009).
***
Assenza
Dovrò rialzare la vasta vita
che ancora adesso è il tuo specchio:
ogni mattina dovrò ricostruirla.
Da quando ti allontanasti,
quanti luoghi sono diventati vani
e senza senso, uguali
a lumi nel giorno.
Sere che furono nicchia della tua immagine,
musiche in cui sempre mi attendevi,
parole di quel tempo,
io dovrò frantumarle con le mie mani.
In quale profondità nasconderò la mia anima
perché non veda la tua assenza
che come un sole terribile, senza occaso,
brilla definitiva e spietata?
La tua assenza mi circonda
come la corda la gola
il mare chi sprofonda.Jorge Luis Borges, da Tutte le poesie, traduzione di Domenico Porzio, Mondadori.
°ascoltando Ben E. King – Stand by Me
Nessun commento:
Posta un commento