S’impara a vivere e a mettere radici.
E conviene che piova sul bagnato,
calpestare la superficie dei fiumi
fino ad essere tranquilli,
fino all’acqua tiepida alla cintura,
con l’orologio ad ore più quiete,
dove sia il ricordo a chiamare il presente
e il futuro sia un minuto perfetto
ogni volta più nostro e più stretto,
perché il vento si calma con carezze
come i cavalli nei giorni di tempesta.
S’impara a vivere,
ad essere corpo ed anima negli occhi che guardano,
nella voce che domanda,
nelle dita che esplorano senza fretta
la pelle dei saluti.
Occorre lavorare la vita.
La collera del tempo si placa con le mani.
Luis García Montero (Granada, 1958), da Un inverno mio, traduzione di Gabriele Morelli
- ascoltando Ry Cooder & V.M. Bhatt – Ganges Delta Blues (A Meeting By The River) https://www.youtube.com/watch?v=6Lnys8R2fXk
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