Alzi la mano chi si sente più o meno come il poeta nella poesia qui sotto.
Lo vedi? Siamo in ottima compagnia (ora possiamo abbassare la mano).
***
Mai ho saputo chi sono né mai lo saprò.
So solo che il vento soffia e la pioggia cade,
il mare selvaggio bramisce tra le rocce
e il sole illumina i lieti boschi.
Ma chi mi insegnerà a essere me stesso
perché io possa udire il tiro a caso
risuonare tra il dubbio e la certezza
e possa leggere, nelle carte sul tavolo,
la verità delle carte di un mazzo?
Non so dire neanche se sono l’altro,
l’ombra che mi insegue sotto il sole
e mi sfoglia come se fossi un girasole
e in me si nasconde quando mi scopro
nella mancanza e nell’assenza e mi cerco
nel graffito che macchia la calce del muro.
Tutto in me è domanda e incertezza.
E perplesso cammino verso la spiaggia
prima che tutto in me in me si perda.Lêdo Ivo (Brasile, 1924 – 2012), da Plenilunio, in Requiem, traduzione di Vera Lùcia de Oliveira
° ascoltando Hans Zimmer – Rain Man Theme https://www.youtube.com/watch?v=fKZkIt0QRoM&t=6s
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