I divieti non piacciono a nessuno, eppure spesso ce li creiamo da soli (anche se dal crearli al rispettarli ci può essere di mezzo un mare). Che cos’è che ti sei proprio (e senza sconti) vietat* di fare?
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ATTENZIONE ATTENZIONE
È vietato l’ingresso ai non addetti al lavoro
È vietato il lavoro ai non addetti all’ingresso
È ingrassato l’addetto ai non vietati al lavoro
È lavato il gessetto ai non addetti all’ingrosso
È ingrossato il divieto ai non lavati di fosso
È addetto all’ingresso il non vietato al lavoro
È avvallato il lavoro all’ingrosso del foro
È levato di dosso il divieto del tetto
È addossato il divieto ai non venati di rosso
È arrossato il viadotto ai derivati del cloro
È venduto il cruscotto con paletti di gesso
È ingessato il bompresso ai maledetti del fosso
È mozzato il permesso ai garretti del toro
È maledetto il congresso dei cavilli del moro
È forato il moretto nei contratti del coro
È contrito il foretto ai lavori del messo
È cessato il forzetto ai divieti dell’oro
È venduto il merluzzo non senza decoro
È dettato il permesso ai verdetti del foro
È vietato l’ingresso agli addetti al lavoroBruno Munari, da Verbale Scritto, 1992, Corraini
°ascoltando Litfiba – Proibito – https://www.youtube.com/watch?v=gJT2kL62T68
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