Un paio di jeans (ma li ho usati davvero tanto)
la lavastoviglie
la puntina del giradischi
l’auto (tre volte)
l’aspirapolvere
un paio di anfibi (ma li uso ancora, quando non piove)
la stampante
la caldaia
una borsa (ma aveva la sua bella età)
la schiena, il gomito, la spalla (come sopra)Queste sono alcune delle cose (solo quelle che mi vengono in mente in questo momento) che durante quest’anno si sono rotte o guastate o hanno richiesto riparazioni. Ma tante altre si sono salvate. Così è stato anche per le “cose interiori”, i progetti, le speranze: qualcosa si è rotto, qualcosa si è salvato. Immagino sia lo stesso per tutti… perciò che il prossimo anno ci sia gentile, in bocca al lupo!
***
Risveglio
Ci si risveglia un giorno e le cose sembrano le stesse
mentre invece dietro a noi si è aperto un vuoto
dopo che tutto è stato fatto per trattenere la vita
in mezzo ad un panorama di pietre sparse e tegole rotte.
Allora uno mette il dentifricio sullo spazzolino
mescola lo zucchero al caffè
con l’attenzione che aveva da scolaro
quando ritagliava dalla carta
file di bambini che si tengono per mano,
piccoli pesci che baciano l’aria.Pierluigi Cappello, da Mandate a dire all’imperatore, Crocetti Editore, 2010
°ascoltando PFM – Celebration – https://www.youtube.com/watch?v=rjoKEmcm06k
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