Quando ero bambina (a cavallo degli anni ’70 e ’80), tra i vari giochi da tavolo ce n’era uno che si chiamava “Non t’arrabbiare”. A dire il vero non ci ho mai giocato, ma mi è sempre rimasto impresso il nome. Nome che, in moltissime occasioni, dovremmo ripeterci come un mantra: nont'arrabbiare-nont'arrabbiare… non sempre e non troppo, almeno.
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Rima della rabbia giusta
Tu dici che la rabbia che ha ragione
è rabbia giusta e si chiama indignazione
Guardi il telegiornale
ti arrabbi contro tutta quella gente
Ma poi cambi canale e non fai niente
Io la mia rabbia giusta
Voglio tenerla in cuore
Io voglio coltivarla come un fiore
vedere come cresce
cosa ne esce
cosa fiorisce quando arriva la stagione
Vedere se diventa indignazione
e se diventa, voglio tenerla tesa
come un’offesa
come una brace che resta accesa in fondo
E non cambia canale
cambia il mondo.
Bruno Tognolini, da Rime di rabbia, Salani, 2010
°ascoltando PFM - Premiata Forneria Marconi, Danza dei Cavalieri (da Romeo e Giulietta, Sergei Prokofiev) - https://www.youtube.com/watch?v=l62Zy_PHc-U

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