9 luglio 2016

Luce?

 

Tu hai già capito da dove arriva (o da dove potrebbe arrivare) la tua luce?

***

 

Mi chiedo
                               dove davvero sia
      quella fonte di gioia interiore
mentre fuori tutto
                               muore
nella notte carbone
La fonte
                è la vita stessa
La fonte è il sole
La fonte è la luce

Lawrence Ferlinghetti, da Strade sterrate per posti sperduti, traduzione di Damiano Abeni, Minimum Fax, 1989 (ed. originale del 1970)

 

I mattini passano chiari

I mattini passano chiari
e deserti. Cosí i tuoi occhi
s’aprivano un tempo. Il mattino
trascorreva lento, era un gorgo
d’immobile luce. Taceva.
Tu viva tacevi; le cose
vivevano sotto i tuoi occhi
(non pena non febbre non ombra)
come un mare al mattino, chiaro.
Dove sei tu, luce, è il mattino.
Tu eri la vita e le cose.
In te desti respiravamo
sotto il cielo che ancora è in noi.
Non pena non febbre allora,
non quest’ombra greve del giorno
affollato e diverso. O luce,
chiarezza lontana, respiro
affannoso, rivolgi gli occhi
immobili e chiari su noi.
È buio il mattino che passa
senza la luce dei tuoi occhi.

30 marzo 1950

Cesare Pavese, da Verrà la morte e avrà i tuoi occhi

 

Nasce la luna come rossa aurora
pienamente; rischiara illimitate
fissità d’ombre e alberi e campagne,
pura, dai globi elettrici respinta,
questa accorata solitaria. E sale
bianchissima tra azzurre trasparenze,
l’arco del cielo, ritessendo il velo
delle illusioni lacerato in terra.
Nella sua grande luce meridiana
timidamente in me stanca rinasce
l’ingannevole attesa di un prodigio.

Giovanna Bemporad, da Esercizi, Garzanti, 1980

°ascoltando Creedence Clearwater Revival – Long As I Can See The Light https://www.youtube.com/watch?v=Q1809vqz3zA


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