Due istantanee di consumismo differente.
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Società dei consumi
Camminiamo mano nella mano nel supermercato
tra le file di cereali e detersiviProcediamo di scaffale in scaffale
fino a raggiungere i barattoli di conservaEsaminiamo il nuovo prodotto
pubblicizzato dalla televisioneE all’improvviso ci guardiamo negli occhi
e sprofondiamo l’uno nell’altrae ci consumiamo
Óscar Hahn (Iquique, 1938), da Mal d’amore, Raffaelli Editore
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Telespettatore
Eccomi qui rientrato un’altra volta
nella mia stanza di Iowa CitySorseggio il mio piatto di zuppa Campbell
davanti al televisore spentoLo schermo riflette l’immagine
del cucchiaio che entra nella mia boccaE sono lo spot pubblicitario di me stesso
che non annuncia nulla a nessunoÓscar Hahn (Iquique, 1938), da Mal d’amore, Raffaelli Editore
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“Che ci si trovi in auto o davanti alla TV, a tavola oppure sulla spiaggia, a una conferenza o a uno snack-bar, in volo o alle prese con il carrello della spesa, la realtà con cui si deve fare i conti è invariabilmente segnata dall’enormità. Che è tale anche quando si manifesta come estrema penuria o addirittura assenza. Ossia quando il troppo è troppo, ma anche quando il poco è pochissimo”.
Giorgio Triani, da L’ingorgo – Sopravvivere al troppo, 2010, Elèuthera, p. 12
°ascoltando Francesco De Gregori – Chi ruba nei supermercati? https://www.youtube.com/watch?v=BWkG_WRn-Qw
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