Niente. Non è successo niente di ciò che (ti) aspettavi. Così il vuoto in cui nuotano le possibilità si fa sempre più ampio… e lasci andare ogni aspettativa. Sei liber*.***
Niente
Tra i momenti che mi colpiscono di più della nostra vita umana, ci sono quelli in cui aspettiamo ardentemente o disperatamente un segno e non arriva niente. Cosa ne facciamo allora di quello spazio aperto e neutrale?
Una volta un Maestro zen chiese a un suo discepolo: «Hai visto il leopardo delle nevi?» «No», rispose il discepolo.
«Non è meraviglioso?», gli chiese il Maestro.
Certo, è meraviglioso che accada un miracolo, che riusciamo a vederlo. Ma non è meraviglioso che non accada proprio niente, che possiamo assistere a questo niente e percepirlo e fremere? Non è meraviglioso perdere qualcosa? Essere disorientati? Essere delusi? La meraviglia è il vuoto che si apre, la possibilità di aprire le mani e le braccia, il fremito del lasciar andare, dell’abbandonarsi all’assenza di segni, di significati, di salvezze, di alleanze. Niente. Assolutamente niente: aaahhh!
Chandra Livia Candiani, da Il silenzio è cosa viva. L’arte della meditazione, Einaudi, 2018
°ascoltando Ben Harper – Sweet Nothing Serenade – https://www.youtube.com/watch?v=2G1zsG90ySc&t=44s
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