(Forse poesia è anche raccogliere i pezzi, cucirli assieme: alcuni lasciarli andare, con gli altri inventarsi un nuovo senso)
***
Per prima cosa non devi dire
“Vorrei scrivere una poesia”: di’
che hai voglia di dare al giorno
un altro po’ di luce: di’
che temi che il soffio del vento
possa nuocere a un’ape e ferire una rosa.Poesia è quando ti si riempiono gli occhi
di lacrime davanti a un giovane ruscello
e il respiro all’improvviso si placa
dinanzi al tramonto su una collina:
vedi, la poesia è in te
prima che tu la veda nel blu.Poesia è quando tutto il mare
sembra la tua casa, e ti ci vorresti
sdraiare, libero per sempre,
lontano dalla riva e lontano da me:
una poesia, poi, deve risuonarti dentro
prima che tu la senta d’intorno.Poesia è quando un’esile foglia
ti fa sentire fragile e breve,
e ti sorprende l’ingiuria
del vento, e non trovi parole
per la tua pena, ché la stessa parola
ti ricorda il vento che hai udito.Poesia è quando, d’un tratto,
il cuore ti batte più forte, il sangue ti scorre
più rosso nelle vene, e cento soli
sembrano sorgere insieme nel cielo:
non comprendi il senso di questo –
senti solo la gioia del mondo.Poesia è un’ala ferita
che tu puoi guarire, una facile cosa
che tu non sai fare, una morte
che hai dentro, ma canti;
una vita che puoi usare a piacere
benché tu la creda perduta.Poesia, infine, sei tu in te stesso,
e sei tu al di fuori di te,
riflesso del grigio e del blu,
e anche anticipazione.
E ora senti: fin dove arrivano le parole,
imita l’ape e imita la rosa.Joseph Tusiani (San Marco in Lamis, 1924- New York 2020), da Ethnicity – Selected Poems, Bordighera Press, 2012
°ascoltando Adam Baldych, Paolo Fresu – Poetry – https://www.youtube.com/watch?
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