Questa poesia contiene la parola “grazia” e, leggendola, non è forse grazia pura ciò che arriva dalla lettura? Una grazia avvolgente, non artefatta ma autentica e quasi ancestrale. (Sì, oggi sono stata letteralmente folgorata da una poesia)
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XVII
Nei tuoi fianchi materni grazia di passo
di cerva giovane all’abbeveratanel sorriso ciottoli di stelle profumati
di mandorli in germoglionegli occhi di lupa che allatta
pace chiarao negro fuoco di baccante in danza sacra
se la pupilla si allarga di passione.Come posso non amarti?
Sì, sono vecchio di scafo, ho passato burrasche,
sbattuto su scogli e memoriema vele nuove l’onda
infida spesso sommergee non per una pesca d’alba
ti chiedo compagnia
ma fino all’imbrunire e per cantare.Sergio Atzeni (Capoterra, 1952-1995), da Due colori esistono al mondo. Il verde è il secondo, Nuoro, Edizioni Il Maestrale, 1997
°ascoltando Kitaro – Aqua https://www.youtube.com/watch?v=9i0ok2ebHfM&t=10s
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