Nel parcheggio di un ospedale, sotto una fila di pioppi bianchi (o almeno credo), complici una pioggia decisa e un vento più autunnale che di fine aprile, una foglia si è attaccata internamente al finestrino dell’auto. Che cosa avrà voluto dirmi?
Perché, lo sai (?), le foglie parlano.***
Cade come svogliata
questa foglia.
È ammutolita. Ha dondolato. Indugiato.
Farfuglia qualcosa, frusciando.
Una notifica dal cielo?Irina Ermakova (Crimea, 1951), da Carboncino scarlatto su seta nera, in Lo specchio di bronzo, Einaudi, 2023, traduzione di Alessandro Niero
°ascoltando Wishbone Ash – Leaf and Stream – https://www.youtube.com/watch?v=ZB6fCuxGvAw
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