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8 marzo 2024

“Sono un salto nella libertà del sé”

 


(Che sia libertà per tutte)

***

Non sono una donna. Io sono una cosa neutra.
Sono un bambino, un paggio e una decisione ardita,
sono un ridente sprazzo di un sole scarlatto…
Sono una rete per tutti i voraci pesci,
sono un brindisi all’onore di tutte le donne,
sono un passo verso il caso e la perdizione,
sono un salto nella libertà del
Sono il bisbiglio del sangue all’orecchio dell’uomo,
sono un brivido dell’anima, e della carne, brama e diniego,
sono un’insegna d’accesso a nuovi paradisi.
Sono una fiamma, incerta e audace,
sono un’acqua, che non si spinge oltre le ginocchia,
sono fuoco e acqua in leale rapporto senza condizioni…

Edith Södergran, da Notturno ed altre poesie, traduzione di Bruno Argenziano, Mauro Pagliai Editore

°ascoltando John Lennon – Woman – https://www.youtube.com/watch?v=ZhfWiU8wGCc


30 novembre 2022

… e di bella presenza

(La bellezza è forse un dovere o una competenza?)

***

 

Quando tua figlia
ti chiederà se è bella
il tuo cuore si infrangerà come un calice
sul pavimento di legno
una parte di te vorrà dire
certo che lo sei, non dubitarne mai
e l’altra parte
la parte che ti sta
dilaniando
ti chiederà di afferrarla per le spalle
di guardarla nei pozzi
che sono i suoi occhi finché non rispecchieranno i tuoi
e di dire
non devi esserlo se non lo vuoi
non è il tuo lavoro

Caitlyn Siehl, in Literary Sexts 2: A Collection of Short & Sexy Love Poems, Words Dance Publishing, 2014, traduzione  tratta da  Specchio delle mie brame – La prigione della bellezza, di Maura Gancitano, Einaudi, 2022

°ascoltando Carmen Consoli – AAA Cercasi – https://www.youtube.com/watch?v=Grusghz2fnA&t=4s

 

24 novembre 2021

(e ogni giorno)


 


Speriamo

che sia femmina speriamo, che possa
amare chi vuole e non per forza
chi la vuole – o chi le impongono
tradizioni? religioni? prigioni? –
ancora speriamo che sia femmina
e abbia mille sorelle speriamo
mai pianga per esser nata femmina
speriamo possa dire anche un no
senza essere ammazzata e sì,
senza che le venga detto puttana,
hai detto sì! – ed essere ammazzata

speriamo possa vestirsi di rosso
di giallo di nero, poi corta lunga
stretta grassa magra e madre o non
madre da sola o forse no – insomma,
più o meno come è consentito
a un maschio – e magari speriamo
non le venga mai chiesto com’eri vestita?

speriamo, sì, che fin dal primo giorno
le insegnino anche ad amarsi

©irene.marchi.2021

 

°ascoltando Mia Martini – Donna https://www.youtube.com/watch?v=wkeIC7qXuaI


21 dicembre 2020

“Nuda sei semplice”

 


 

Nuda sei semplice come una delle tue mani,
liscia, terrestre, minima, rotonda, trasparente,
hai linee di luna, cammini di mela,
nuda sei sottile come il grano nudo.

Nuda sei azzurra come la notte a Cuba,
hai rampicanti e stelle nei tuoi capelli,
nuda sei enorme e gialla
come l’estate in una chiesa d’oro.

Nuda sei piccola come una delle tue unghie,
curva, sottile, rosea finché nasce il giorno
e t’addentri nel sotterraneo del mondo

come in una lunga galleria di vestiti e di lavori:
la tua chiarezza si spegne, si veste, si sfoglia
e di nuovo torna a essere una mano nuda.

Pablo Neruda (Parral, Cile, 1904-1973), sonetto XXVII da Cento sonetti d’amore,
Passigli Editori, 1996, traduzione di Giuseppe Bellini

(https://www.youtube.com/watch?v=riSXJjBEVEA)
***

Desnuda eres tan simple como una de tus manos,
lisa, terrestre, mínima, redonda, transparente,
tienes líneas de luna, caminos de manzana,
desnuda eres delgada como el trigo desnudo.

Desnuda eres azul como la noche en Cuba,
tienes enredaderas y estrellas en el pelo,
desnuda eres enorme y amarilla
como el verano en una iglesia de oro.

Desnuda eres pequeña como una de tus uñas,
curva, sutil, rosada hasta que nace el día
y te metes en el subterráneo del mundo

como en un largo túnel de trajes y trabajos:
tu claridad se apaga, se viste, se deshoja
y otra vez vuelve a ser una mano desnuda.

Pablo Neruda, da Cien sonetos de amor, 1959

 

°ascoltando Bert Jansch – A Woman Like You https://www.youtube.com/watch?v=7dlCNtzApuk


31 gennaio 2020

Evasioni

 


Quando ti senti soffocare e hai la sensazione di essere in una prigione,
che cosa riesce a liberare il tuo pensiero?

***

Benvenuta, donna mia, benvenuta!

certo sei stanca
come potrò lavarti i piedi
non ho acqua di rose né catino d’argento

certo avrai sete
non ho una bevanda fresca da offrirti

certo avrai fame
e io non posso apparecchiare
una tavola con lino candido

la mia stanza è povera e prigioniera
come il nostro paese.

Benvenuta, donna mia, benvenuta!

hai posato il piede nella mia cella
e il cemento è divenuto prato
hai riso
e rose hanno fiorito le sbarre

hai pianto
e le perle sono rotolate sulle mie palme

ricca come il mio cuore
cara come la libertà
è adesso questa prigione.

Benvenuta, donna mia, benvenuta!

Nazim Hikmet (Salonicco, 1902– Mosca, 1963),
da Poesie d’amore, Mondadori, 2002, traduzione di J. Lussu, V. Mucci

°ascoltando Iggy Pop – Free https://www.youtube.com/watch?v=IcJx_oLbWqo


 

8 marzo 2018

Un mare di luce

 


Un mare di luce in ogni donna

 

Notre-Dame Notre-Dame

Una, la donna, o innumerabile?
Non può il cuore deciderlo,
la conoscenza non è salda.
Fuori
e dentro la vita
si tendono l’una verso l’altra
loro dalla loro eternità,
non giungono
esse però
a stringersi la mano,
si frappongono cascate
di forza non rappresa,
sfaceli
di età non conosciute le dividono
l’una dall’altra e tutte da me
che guardo stupito quella maschera
bruciare di una fragile
e vibrante identità
e mi perdo nel mare di luce che le è dietro,
in quello straripante lievito
azzurro della muliebrità oppure in me medesimo?

Mario Luzi (1914-2005), da Per il battesimo dei nostri frammenti, Garzanti, 1985

                    °ascoltando Etta James – Woman https://www.youtube.com/watch?v=knYLtAuKj8c

Ipotesi di percorso

  (Perdersi tra l'argento degli ulivi mi sembra un bellissimo programma) ***   Dobbiamo cercare sepolture nel volo delle rondini i...