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5 ottobre 2023

I pensieri belli

 



A volte la giornata sembra partire male, ma poi, inaspettatamente, migliora. Qualcosa di bello ci “afferra per le spalle” e ci rapisce in modo positivo.

Quale pensiero (positivo) ti ha rapito di recente?

***

 

Più tardi però

La mattina te li trovi sempre
ancora radunati i dubbi
che ti avevano assalito il giorno prima.

Come uccelli che non
si lasciano scacciare
o animali così.

La stanza in cui
ti sei svegliato ricade
nel suo sonno.

La radio dà l’annuncio
di possibili rovesci.

Più tardi, però, alla fermata del bus,
d’improvviso arriva qualcosa che ti
afferra per le spalle.

Pieno di  assurda speranza e imperioso
e mite come al suo nascere
una poesia.

Elisabeth Meylan (1937, Basilea), in “Poesia”, n.21, settembre-ottobre 2023, Crocetti Editore, traduzione di  Annarosa Azzone Zweifel

°ascoltando Samsara Blues Experiment – Wheel Of Lifehttps://www.youtube.com/watch?v=0haeA5iFoXI&t=42s


2 ottobre 2023

Foglie (e pensieri)

 


. . . è tempo di lasciare andare.

***

 

Avanza autunno
ah questa sciocca idea
di dover sempre imparare qualcosa.
Guardo senza osservare
mi sfoglio mi slego
impallidisco tremo
e tremando volteggio.
Come l’albero tratta le sue foglie
così tratto i miei pensieri.

Chandra Candiani, da Pane nel Bosco, 2020-2023, Einaudi, 2023, p. 59

°ascoltando Erik Satie, Petite Ouverture à Danser, 1897, https://www.youtube.com/watch?v=T_LRcaxvhGo

 


27 febbraio 2023

Se andrà tutto bene

 

Ottimismo ne abbiamo?

***

 

Se tutto andrà bene
 
alle sei di sera a fine febbraio
il cielo già promette un suono
lontano d’acqua e di primavera
sei scampata – pensi –
a un altro inverno
quasi li vedi i nuovi fiori
da piantare in giardino
 
se tutto andrà bene
 
se non si apriranno voragini
sotto i tuoi piedi
 
alle sei di sera a fine febbraio
chiudi tutte le finestre
 
Irene Marchi, da Mancano le indicazioni, Officine Editoriali, 2023

°ascoltando Lisa Hannigan – Fallhttps://www.youtube.com/watch?v=bYubEn15eH4



26 novembre 2022

D di “dove?”

 




(Dove, dove e dove?)

 

I valzer di Chopin

Con i valzer di Chopin ritorno alla ragazza che un giorno sono stata.
Il giardino splende e magnifico dichiara il trionfo della vita
come ai tempi in cui esistevano le muse
e l’erba nel primo mattino sussurrava.
Nell’immenso cortile della memoria
ascolto preludi
e mi domando dove è rimasta la mia casa
dove la mia ragione d’essere
e dove la mia quiete.

***

Los valses de Chopin

Con los valses de Chopin regreso a la joven que un día fui.
El jardín arde y espléndido declara el triunfo de la vida
como cuando las musas existían
y susurraba la hierba en el amanecer.
En el inmenso patio de la memoria
oigo preludios
y me pregunto dónde quedó mi casa
dónde mi razón de ser
y dónde mi sosiego.

Luz Mary Giraldo (Ibagué, Colombia, 1950), traduzione di Martha Canfield

°ascoltando Chopin – Prelude No. 4 in E minor (Daniil Trifonov) – https://www.youtube.com/watch?v=l1OWaAJdNt0


25 ottobre 2021

Buoni propositi

 

(Pensieri troppo pesanti e zavorre inutili: con moderazione)

***

Proposito di dieta

A questo mondo voglio
essere più leggera:
già regge troppo peso
Voglio dimagrirmi il passo
qualche chilo per ogni piede
Lo voglio sgravare
poggiare l’essenziale

Alessandra Racca, da Consigli di volo per bipedi pesanti, Neo edizioni

°ascoltando Gianmaria Testa – Le traiettorie delle mongolfierehttps://www.youtube.com/watch?v=ow4y61l13_k


14 aprile 2021

Metamorfosi interiori

 


Passare dal colore al bianco e nero (e più nero che bianco o comunque molto grigio)?
A volte basta solo un brevissimo pensiero: breve ma pesantissimo.

Che cos’è che ti appesantisce l’anima (ormai troppo spesso)?

***

 

Che cosa ti accade
anima nera come pece
e a volte leggera
sotto forma di farfalla,
che cosa ti sorprende
ti supera ti vince
all’imbrunire?
Cogli l’attimo
anima nera
conta i secondi
cerca di capire
l’attimo in cui scatta
la tua metamorfosi
esattamente.

Salvatore Toma (Maglie, 1951 –1987), da Canzoniere della morte, 1999

°ascoltando The Rolling Stones – Paint It Black https://www.youtube.com/watch?v=O4irXQhgMqg


 

16 maggio 2020

Sul filo

 


“Aspettare”: credo possa essere messo nel cassetto dei verbi più difficili.

***

 

Aspettare

Le nuvole tra le mani
attutiscono i pensieri
mentre sbandano ubriachi
del nulla, tra pareti
di occhi
e di memoria.

Aspettare
è camminare sul filo teso
tra vuoto

       e vuoto.

Irene Marchi, da La parte in ombra, Edizioni Ensemble, 2018

*ascoltando Avishai Cohen – Variations in G Minor https://www.youtube.com/watch?v=P5l1vrk3SNc


14 ottobre 2018

Basta così

 

Quando ci fanno soltanto male, conviene (cominciare a) lasciare andare pensieri, aspettative, cose (e talvolta persone).

 

Lascia andare i modi in cui pensavi che si sarebbe svolta la tua vita:
l’attaccamento ai piani, ai sogni o alle aspettative – lascia andare tutto.
Conserva le forze per nuotare con la marea.
La scelta di combattere ciò che hai ora di fronte
avrà come risultato solo fatica, paura e tentativi disperati
di fuggire da quella stessa energia che tanto desideri.
Lascia andare.
Lascia che tutto vada e fluisca con la grazia che invade
i tuoi giorni
sia che tu la riceva gentilmente
o con i peli dritti per difenderti dagli invasori.
Fidati: la mente potrebbe non trovare mai le spiegazioni che cerca,
ma andrai avanti lo stesso.
Lascia andare, e la cresta dell’onda
ti porterà verso spiagge sconosciute,
oltre ai tuoi sogni più selvaggi,
alle destinazioni più impensate.
Lascia che tutto vada e trovi un posto dove riposare e stare in pace,
e una trasformazione certa.

Danna Faulds, da Go In and In: Poems From the Heart of Yoga, 2002

*ascoltando Pat Metheny – Last Train Home https://www.youtube.com/watch?v=V9vQ_y9JJ1E


3 agosto 2018

Chissà dove nel mondo…

 


… qualcuno sta pensando la stessa cosa che pensi tu.

***

Gioia

Ciò che ora io penso,
chissà dove nel mondo,
qualcuno l’avrà già pensato.
Non piangere.

Ciò che ora io penso,
chissà dove nel mondo,
qualcuno lo starà pensando.
Non piangere.

Ciò che ora io penso,
chissà dove nel mondo,
qualcuno lo vorrà pensare.
Non piangere.

Che gioia!
In questo mondo,
chissà dove in questo mondo,
io sono composto di molti Io.

Che gioia!
Io sono composto
di molti Altri.
Non piangere.

Ko Un (1933, Corea del Sud), da L’isola che canta. Antologia poetica 1992-2002, LietoColle, 2015, traduzione di V. D’Urso

°ascoltando Eva Cassidy – Over The Rainbow https://www.youtube.com/watch?v=2rd8VktT8xY



Chi mente?

     Capita che a volte non si capisca chi manipoli di più la realtà:  la memoria che parla a noi   o noi che vogliamo credere a lei?  ***  ...